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domenica 31 maggio 2015

Giornata mondiale contro il tabagismo.





La giornata mondiale senza tabacco si celebra annualmente il 31 maggio, il cui scopo è quello di incoraggiare le persone a non fumare almeno per 24 ore, invitandole a smettere di fumare definitivamente. Serve inoltre a fare il punto della situazione sulla diffusione del tabagismo.


L'istituto superiore di Sanità di Roma nel proprio convegno ha diramato alcuni dati che riguardano gli italiani.

Gli studi di questo anno segnano una situazione di stallo che investe tutte le fasce di età.
Gli italiani non hanno risentito delle campagne antifumo e neppure della proibizione di fumare in luoghi pubblici come ristoranti e bar, mantenendo una media del 20,8% della popolazione.
Un dato del 2015 invece vede una diminuzione dell’uso delle sigarette elettroniche passando dall’1,6% all’1,1% fra il 2014 e il 2015 mentre nel 2013 erano il 4,2%.

In Italia i fumatori sono 10,9 milioni cioè il 20,8% della popolazione e dai dati che l’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell’ISS, le donne risultano sempre in numero minore rispetto agli uomini, con una media comunque generale di 13 sigarette giornaliere.

Anche in ambito sportivo le stime lasciano veramente perplessi. Un atleta  su dieci fuma e in prevalenza questa volta sono le donne a fumare meno (11,0%).
Pensate che gli indicatori biochimici hanno rilevato che quasi il 70% degli atleti e delle atlete fumano durante l’evento sportivo.


Per quanto riguarda i giovani e quindi la prevenzione al fenomeno, è stato visto che soltanto un approccio di tipo informativo, cioè con opuscoli ecc. è da considerarsi totalmente inefficace, mentre tutti i programmi che lavorano sulla capacità di dire NO all’offerta di fumare e quindi di prendere le distanze, sono quelli che funzionano di più.

Credo che questo sia il problema più grosso: i giovani.
Poche regole dalle famiglie, pochi valori dati dalle istituzioni, poco lavoro per dirottare l'attenzione su qualcosa di costruttivo, insomma una povertà generalizzata che moltiplica il tempo da dedicare alle attività più disparate come fumo, alcol, droga e tutto ciò che credono li faccia stare bene. Purtroppo invece c'è un profondo malessere in questi ragazzi che se non verrà dirottato e incanalato in azioni positive sprecherà la loro gioventù in un attimo. E quando se ne accorgeranno (se mai succederà) sarà sicuramente troppo tardi.














sabato 30 maggio 2015

La giostra degli scambi. Camilleri.


Molti di voi conosceranno il commissario Montalbano sia grazie ai romanzi di Camilleri sia per la famosa versione televisiva interpretata da Zingaretti.
Io sono un'appassionata lettrice e per me è sempre un appuntamento da non mancare appena esce un nuovo romanzo.
Con questo libro siamo al 37esimo appuntamento e anche se sia lo scrittore che il protagonista, in questi anni sono invecchiati, viene sempre rispettata una formula: due vicende che si avviano separatamente e che poi nel corso del racconto si riuniscono in un'unica pista.
La storia si snoda fra strani sequestri di persona, di cui rimane vittima anche la nipote di Enzo, il proprietario del ristorante tanto amato da Montalbano, e un incendio doloso in un negozio di elettrodomestici, il cui titolare sembra essere sparito.
Della trama non voglio anticipare altro se non che si ritrova un legame con la commedia degli equivoci, nella quale non sempre ciò che si vede è vero.

Trovo singolare che ogni volta da lettrice, Camilleri riesca a sorprendermi per la sua capacità di impegnarsi a offrire al pubblico un prodotto non così scontato come ormai potrebbe permettersi, vista la fama e l'età. Sento sempre una volontà di rinnovamento e una forza propositiva che trovo ammirevole.

Poi la serie televisiva mi aiuta a dare un volto ai personaggi e quindi, mentre leggo il libro, vedo anche snodarsi la storia con uomini e donne ben precisi, dai caratteri marcati e ormai famosi, che ce li rendono indimenticabili.

Quindi, anche questa volta, a mio avviso un buon libro, che si lascia leggere facilmente e con curiosità.














venerdì 29 maggio 2015

28 maggio 1974. Strage di piazza della Loggia. Brescia.


Ieri è stato un altro giorno di tragici ricordi.



8 morti, più di 100 feriti, uno fra gli attentati terroristici più gravi avvenuti in Italia.
Parlo della strage di Piazza della Loggia a Brescia, nel 1974.
La bomba era stata collocata in un cestino porta rifiuti e fu fatta esplodere durante una manifestazione contro il terrorismo indetta dai sindacati e dal Comitato Antifascista.


Durante gli "anni di piombo" molti furono gli attentati che ci colpirono:
- Piazza Fontana a Milano il 12 dicembre 1969 con 17 morti e 88 feriti. La bomba esplose nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura. Un secondo ordigno fu ritrovato inesploso in piazza della Scala.
Lo stesso giorno a Roma nel pomeriggio, scoppiò un'altra bomba in un passaggio sotterraneo facendo 13 feriti, e altre due esplosero all'Altare della Patria e al Museo del Risorgimento in piazza Venezia (4 feriti).
- Sempre nel 1974 ma il 4 agosto ci fu la strage dell'Italicus, il treno che transitava presso san Benedetto Val di Sambro (Bologna) e che saltò in aria per l'esplosione di una bomba dentro una valigetta, messa nella quinta vettura. Morirono 12 persone e 48 rimasero ferite.
- Ed alla fine il 2 agosto 1980 a Bologna, presso la stazione ferroviaria si svolse l'ultimo atto della strategia della tensione con 85 morti e più di 200 feriti.




Di tutti questi attentati, i mandanti sono rimasti sconosciuti, anche se furono trovati collegamenti fra la criminalità organizzata e i servizi segreti.
Non desidero fare i nomi di queste persone, perché troppo è il senso di disperazione che coglie quando si fa mente locale su certe efferatezze, esprimo solamente la speranza che certi episodi non si ripetano più.







giovedì 28 maggio 2015

Poesia: Il mare





Nudità appena accennate,
il mare è anche questo
da piccoli,
una somma di aria e luce
schizzi di sale negli occhi                          
le spalle che bruciano
la sabbia dentro il costume.

Nudità che s’intravedono,
dalle trasparenze dei tessuti
bagnati;
i miei ricordi sono nitidi,
e le giornate infinite
trascorse in punta di piedi con gli amici
risuonano ancora incorrotte
nella mia testa di donna ormai matura.

Il mare è anche questo
acqua che scivola dalle dita

come il mio tempo.

Mini terrazzi e arredi poco costosi.



Dato che il prezzo della vostra casa sale notevolmente se sulla pianta catastale risulta un balcone, anche piccolo, perché non sfruttarlo al meglio?
In un altro mio post vi ho fatto vedere come mettere un mini giardinetto pensile, per avere il conforto del verde.( Il giardino verticale in casa- Curiosità)
Se vi avanza ancora un po’ di spazio oppure se comunque ce n’é appena un po’, potreste sfruttare questa idea.



Il piano d’appoggio, se guardate bene non è altro che una vecchia “mensola appendiabiti” verniciata e riportata a nuovo. Sul retro sono stati fissati dei ganci in ferro da posizionare a cavallo della ringhiera.
Un’idea semplice, pratica e poco costosa che può permettervi di avere un piano d’appoggio dove mettere libri per leggere oppure piatti e bicchieri per una semplice cenetta all’aperto.


Un’altra soluzione può essere quella di utilizzare un carrello che una volta aperto o spostato può diventare un piccolo tavolo usato con sedie pieghevoli e magari un piccolo ombrellone che può essere riposto in appartamento.









Stretto stretto e non voglio spenderci niente! Bene fatevi dare dal fruttivendolo delle cassette di legno. Le pulite bene, se volete ci date una vernice lucida oppure le verniciate proprio. Dopo le mettete come nella foto, in un angolo, con cuscini e una coperta. Ecco, buona lettura all’aperto.






Vedete come è stretto questo balconcino?

Eppure c’è un piccolo tavolino pieghevole e due seggioline, sempre in legno, anch’esse pieghevoli. Non è molto ma alcune volte, trovare un’alternativa, può già cambiare l’umore.





Quando lo spazio è poco è necessario avere mobili che scompaiono più possibile. Quindi ben vengano arredi su ruote o impilabili, tavoli ribaltabili da mettere a parete.

“Bastano pochi elementi” dice l’architetto Fulfaro per personalizzare un ambiente anche piccolo.