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giovedì 27 ottobre 2016

Facili e veloci condimenti per pasta.




Vi suggerisco qui alcuni sughi per pasta che si preparano velocemente e che sono anche molto saporiti.

Ad esempio partiamo con “Tonno e cipolla
Fate soffriggere in padella, abbondante cipolla mentre cuocete la pasta.
Appena scolata metterla nella padella ed aggiungere una scatoletta di tonno scolato e triturato un po’.
Aggiungere anche del pane raffermo sbriciolato e il sugo è pronto appena tutto si è amalgamato.

Volete invece fare un sughetto con del “Merluzzo”?
Comprate del merluzzo surgelato di quello fatto a bastoncino (ma non il merluzzo impanato che spesso diamo ai ragazzi!).
Ponetelo in padella anche se ancora surgelato e fatelo cuocere in modo che si sfaldi ben bene. Mettete un po’ di cipolla, un cucchiaio di pomodoro (anche concentrato o un filetto dei pelati), un po’ di peperoncino e sale. Continuate la cottura finché non diventerà morbido come una salsa e mescolatelo alla pasta che avete cotto e scolato.


A chi piacciono i “Pinoli” si può preparare un sugo con del formaggio morbido spalmabile a piacimento, pinoli ed erba cipollina. Mescolare bene il tutto e allungare con un po’ di acqua di cottura per ammorbidire, senza aggiungere olio. Versare sulla pasta calda appena scolata e servire.


A chi invece piace il “Salmone” si può preparare un sughetto con una manciata di pomodori secchi, olive nere denocciolate (tre cucchiai), circa 150 g. di salmone fresco, un po’ di pinoli e limone.
Mentre cuocete la pasta fate abbrustolire solo un poco i pinoli, tagliate a cubetti il salmone facendolo poi saltare in padella con un filo di olio e del timo.
Tagliate a fettine i pomodori secchi e dividete le olive, quindi unite al salmone insieme ai pinoli. Scolata la pasta mettetela nel tegame del condimento e aggiungete sopra un filo d’olio crudo e della scorza di limone grattugiata.


Finiamo con un sugo a base di “Zucchine e salsiccia”.
Sgranate la salsiccia e fatela rosolare in una padella con solo un goccio di olio. Intanto spuntate le zucchine e fatele a rondelle abbastanza sottili, poi unitele alla salsiccia. Mettete un po’ si sale e pepe e da ultimo (una decina di minuti di cottura saranno sufficienti) aggiungete della panna da cucina. Insaporite il tutto e condite la vostra pasta che avrete cotto e scolato.


















domenica 23 ottobre 2016

L'Ospedale degli Innocenti di Firenze: una storia di accoglienza.




I diritti dell’infanzia sono il centro dell’interesse di questo luogo unico nel suo genere.

E, grazie alla lungimiranza dell’Arte della Seta di Firenze che fornì sostegno finanziario alla destinazione dell’accoglienza e accudimento dell’infanzia abbandonata e, all’uso di un edificio progettato da Filippo Brunelleschi nella bella piazza di SS. Annunziata, si trovò soluzione al fenomeno dell’abbandono dei bambini molto diffuso fin dall’antichità, ma che s’intensificò nei secoli tra il XIII e XIV, momento di massimo sviluppo demografico.

Piazza SS. Annunziata: la chiesa sulla sinistra e l'Ospedale sulla destra.


Una lunga storia di accoglienza e salvezza di tanti piccoli che non avrebbero avuto vita e storia se non fossero stati accolti da questa struttura. Il primo neonato fu una bambina nel 1445 alla quale fu dato il nome di Agata Smeralda ed in un ventennio già più di duecento neonati fu accolto dalla struttura. I bambini erano lasciati in una specie di conca chiamata “ruota degli esposti” una bussola di legno, girevole di forma cilindrica collegata ad una cordicella con campana che avvertiva così dell’abbandono del piccolo evitandogli di rimanere troppo tempo all’aperto.
Questa ruota si trovava alla sinistra dell’ingresso dell’Ospedale, oggi rimossa e sostituita da una targa che ricorda il suo prolungato servizio.



























L’Ospedale ha avuto una lunga storia collegata a priori colti ed eruditi che oltre ad occuparsi della vita dei bambini divennero mecenati ed avveduti committenti di opere d’arte che ancora oggi impreziosiscono quello che è divenuto il nuovo “Museo degli Innocenti” non ancora terminato nella ristrutturazione ma riaperto da giugno di questo anno.
Ieri pomeriggio sono tornata a godere ancora una volta di questi meravigliosi quadri (molte volte ho portato i miei alunni a vederli) e anche incuriosita dalla nuova veste museale.
Dopo aver visto al piano terra la parte storica dov’è presente una tempera su tela di ignoto pittore fiorentino (Madonna degli Innocenti) e il bel cortile delle donne e quello degli uomini sono andata al terzo piano dove sono raccolte le opere d’arte.




Vi presenterò solo alcune delle opere presenti,   comunque le punte di diamante sono rappresentate da una Madonna con bambino di Sandro Botticelli



e dalla famosa Adorazione dei Magi di Domenico Ghirlandaio. Questa pala è senza dubbi l’opera più rappresentativa dell’Ospedale dal significato insieme civico, politico e religioso.



Particolare di destra

Particolare di sinistra


Non mancano poi opere di Andrea della Robbia soprattutto una vasta raccolta di “putti” di grandi dimensioni che sono stati sottoposti ad un abile lavoro di restauro in questi anni e che oggi sono a nostra disposizione in una sala tutta per loro. Bellissimi e ognuno personalizzato nella rappresentazione dei volti e tutti avvolti in fasce disposte in modo difforme e vario.




Altre opere presenti nella galleria.








Al quarto ed ultimo piano fu edificata nel 1493, una grande loggia da utilizzare come stenditoio, vista la notevole produzione quotidiana di grandi quantità di panni da lavare.
Dopo il 1895 quell’ambiente fu utilizzato come “terrazza di soggiorno per le balie, bambini lattanti e divezzati” e così il VERONE cambiò tipologia d’uso.
Oggi in quella bellissima terrazza dal panorama particolare vista la posizione centrale del Museo, è stata aperta la caffetteria, bellissima e intelligente soluzione per poter far fruire al meglio di questo particolare angolo della struttura museale.