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venerdì 29 luglio 2016

Il mio viaggio a Berlino.







Sono rientrata ieri dal mio viaggio di una settimana a Berlino.
L’occasione è nata da una mostra di pittura collettiva di mio marito e dal desiderio di andare in gruppo con le galleriste organizzatrici.
Bellissima esperienza che ci ha legati come persone e ci ha permesso di visitare questa città così grande, multiforme, giovane e modernissima.
La cosa che più colpisce è la vastità e i tempi che intercorrono negli spostamenti da una zona ad un’altra pur avendo a disposizione tutti i mezzi possibili (metropolitana, tranvia, bus e treni).
Non mancano certo i turisti, di cui molti italiani, e non mancano neppure i giovani: la città ne è piena e si respira un’aria di libertà di costumi e comportamenti che non ho notato in altre città pur grandi e turistizzate.
L’idea che viene camminando nelle ampie strade, non particolarmente congestionate dal traffico, è quella di una città in continua trasformazione. Ci sono lavori un po’ ovunque. Interi palazzi buttati giù e ora in fase di ricostruzione ed ulteriore modernizzazione.
Accostamenti spesso arditi, di palazzi tutto vetro di trenta piani accanto a musei antichi o al duomo, fanno riflettere sul nostro desiderio, tipicamente italiano, di non mescolare moderno e antico, facendoci però pensare che poi, alla fine, i contrasti accrescono le bellezze di entrambe le architetture.
Indubbiamente il recente tragico passato presenta ancora segni e ferite (resti del muro divisorio fra la parte est e quella ovest, il memoriale dell’olocausto, il Checkpoint Charlie, il Museo del muro…) ma il desiderio di andare avanti, di ricostituirsi come popolo ha messo in piedi una nuova città moderna e ben organizzata.

Poi la mostra ci ha permesso di conoscere persone nuove e ha messo un pezzetto d’Italia in una galleria berlinese.

































venerdì 15 luglio 2016

La strage di Nizza nel giorno del mio compleanno.







Ieri è stato il mio compleanno.
Gioia per la festa e tanti amici che mi hanno dimostrato affetto; ma quando ormai la giornata stava finendo è arrivata la notizia della strage di Nizza ed è sparito tutto ciò che di bello aveva coronato la mia giornata.
Dire “inaccettabile, spaventoso, inumano” è solo pronunciare parole che salgono su dall’animo ma che non cambiano la follia di questa guerra.
Sì certo, ormai la chiamiamo da tempo guerra.
Non c’è una vera nazione da combattere.
Non un capo con cui parlare.
Non un esercito definito che si concentra in alcune zone e sferra attacchi.
Qui ogni giorno può essere quello fatale, ogni persona che hai accanto può essere il nemico.
La logica che dobbiamo affrontare ormai stravolge l’idea di guerra che abbiamo studiato nei libri. La cambia a tal punto che non la riconosciamo più come tale e questo dal giorno delle torri gemelle, perché da lì è cambiata ogni strategia.
L’imperativo è fare più vittime possibile col minor numero di soggetti che s’immolano. E la perversione sta proprio in questo, pensare che ci sarà un premio nell’aldilà se moriranno in tanti.
La convinzione forte di coloro che credono in questo è difficile da comprendere come da cambiare.
A noi non resta che adattarsi (l’uomo l’ha sempre fatto nella storia) e gestire ansia e paura nella convinzione che è giusto dimostrare che la vita deve andare avanti nonostante tutto.
Ogni strage porta una foto simbolo. Per Nizza c’è il bambolotto accanto al corpo del suo padroncino. Un’immagine che ci porta vicino a tutti i bambini morti e a quelli che in ospedale non sanno neppure se i loro genitori ci sono ancora.
Difficile buttar giù questo rospo che si è piazzato in gola da ieri sera e non vuole andare né su né giù.



sabato 9 luglio 2016

2 facili ricette di pesce.





Spiedini di salmone e albicocche.

In questo periodo estivo il pesce ha una posizione di privilegio nelle nostre tavole: digeribile, senza grassi, gustoso.
Proviamo oggi ad abbinare un ottimo frutto come l'albicocca al salmone.

Ingredienti:
6/8 albicocche
600 g. di filetto di salmone, pronto da cuocere e senza pelle
sale pepe
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
4 cipolline fresche
3/4 rametti di timo
succo di 1 limone
1 cucchiaino di senape in grani
1 cucchiaio di miele

Dopo aver lavato bene le albicocche si dividono a metà togliendo il nocciolo e poi si tagliano a fette.
Si lava il salmone e si asciuga con la carta poi lo si taglia a cubetti.
Si infilano in 8 spiedini di legno in modo alternato, pezzetti di albicocca e salmone.
Si insaporisce con sale e pepe quindi si mettono in una padella antiaderente calda e si fanno rosolare bene tutto intorno in 2 cucchiai di olio. 
Si cuociono per circa a 8-10 minuti finché il colore diventa bruno dorato.
Intanto si lavano e si mondano le cipolline che, tagliate a metà faremo rosolare con gli spiedini per 3-4 minuti.
A questo punto nell'olio rimanente si mettono le foglioline di timo ben lavate, il succo del limone, un paio di cucchiai di acqua, la senape e il miele e si insaporisce con sale e pepe.
Quando gli spiedini saranno pronti si versa sopra la salsina e si serve con le cipolline.






















Riso e merluzzo al rum.

Un buon piatto unico semplice e molto gradevole. Per farlo servono i seguenti ingredienti:
500g. di filetto di merluzzo (anche congelato)
2 grosse cipolle
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
250 g. di riso pilaf
200 ml di vino bianco secco
200 ml di fondo di pesce ( se non lo avete usate pure il Cuore di brodo pesce della Knorr)
2 foglie di alloro 4 rametti di timo
sale e pepe
4 cl di rum

Si parte sbucciando e tagliando ad anelli spessi le cipolle.
Poi si fanno rosolare in una casseruola con l'olio finché non perdono il colore. A questo punto si aggiunge il riso con il fondo di pesce (o brodo), il vino e 400 ml d'acqua.
Prima di coprire la casseruola aggiungere le foglie di alloro e di timo insieme al sale e pepe.
Tenendo coperto e mescolando di tanto in tanto si fa stufare il riso per circa 25 minuti. Se fosse necessario si aggiunge altra acqua.
Il merluzzo (scongelato) si lava e si asciuga poi lo si taglia a pezzi grossi e si mette nel riso con altro sale e pepe facendolo stufare per 10-15 minuti a fuoco medio.
Una volta cotto il tutto togliere le erbe ma prima di servire mettere il rum e fiammeggiare un pochino quindi portare in tavola.

















domenica 3 luglio 2016

Recensione mostra a Palazzo Strozzi di Firenze.




Stamani sono andata a visitare la mostra che attualmente è presente a Palazzo Strozzi di Firenze e che finirà il 24 luglio. Come vedete dalla foto il titolo ci fa entrare subito nella meravigliosa collezione di Peggy e Solomon R. Guggenheim.

"DA KANDINSHY A POLLOCK"


La mostra raccoglie oltre 100 opere dell'arte sia europea che americana rappresentate da autori del calibro di Marcel Duchamp, Max Ernst, Man Ray, Pablo Picasso, Alberto Burri, Emilio Vedova, Roy Lichtenstein, Mark Rothko e altri non meno importanti. 

Kandinsky

Pollock

Kandinsky

Klee

Attraverso questa mostra ci avviciniamo a molti autori famosi, che tanto hanno dovuto alla sagacia e alla bravura soprattutto di Peggy, abile collezionista e mecenate di moltissimi di loro. 
Queste opere ci permettono di approfondire un periodo della storia dell'arte a noi molto vicino, quel Novecento a cavallo della Seconda Guerra Mondiale, saturo di novità e contaminazioni come l'Espressionismo astratto americano, il Surrealismo, l'Action Painting, la Pop art e ci gratificano con i loro colori e pennellate.


Calder

La grande opera "Preparativi" di Lichtenstein nella quale l'autore
denuncia la guerra in Vietnam


Mostra gradevolissima e interessante che ha attirato e continuerà a farlo fino all'ultimo giorno, tantissimi visitatori e turisti. E se non l'avete vista e potete fare un salto a Firenze non perdete l'occasione perché ne vale davvero la pena.