31
agosto
Quando nacque mio
figlio
il sole era forte,
la giornata calda e
silenziosa.
Dalla finestra
vedevo la città
sotto
immersa nella
calura pomeridiana.
Poche immagini
ricordo
con la chiarezza
che il tempo appanna,
ma una faccina mi
guardava
ed era qualcuno che
finalmente ora
avrebbe colmato le
mie lacune,
i miei pensieri, le
mie giornate.
Mio figlio,
infinitamente lui,
una gioia
resistente nell’animo
un pensiero secolare di appartenenza.
Vorrei parlarvi, dopo questa poesia scritta per la nascita di mio figlio, di un libro che parla anch'esso di neonati.
Qui ne troviamo ben tre, nati a Mauthausen da altrettante donne deportate che difendono la loro gravidanza in tutti i modi possibili.
Ognuno dei tre bambini ormai uomini, crede di essere l'unico nato in quel terribile posto e dopo ben 60 anni tutti e tre avranno delle insospettabili sorprese che li attendono.
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