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giovedì 30 luglio 2015

Diario della storia di affido di un minore. Il mio alunno B.





Ieri ho mandato un messaggio pubblico per raccontare la mia gioia su ciò che era accaduto: un mio alunno, un bambino etiope che frequentava la mia classe dalla prima e che aveva alle spalle una situazione indescrivibile ha finalmente trovato una famiglia che lo accoglierà.
Ieri B. mi aveva telefonato dandomi la notizia appena saputa e io stamani sono andata a trovarlo nel suo istituto, per parlarci, per salutarlo e per rivederlo.
La gioia era grande mescolata ad un po' di tristezza:
"Sonia non potrò studiare i greci e i romani con te. Mi dispiace." ha detto sottovoce mentre era seduto accanto a me su un divanetto. "Non preoccuparti - ho risposto - greci e romani hanno la stessa storia da raccontare in tutte le scuole e la tua nuova maestra ti farà studiare tante cose su queste civiltà."
Poi incalzava: "Ma non potrò scherzare con i miei amici soprattutto quelli del cuore G. e M."
"Giocherai con i tuoi nuovi compagni, non preoccuparti di questo ora, non ci devi pensare. Vedrai quante novità avrai da raccontarci quando tornerai a trovarci!"
Mi ha abbracciato, mi ha dato un bacino e ha anche fatto due lacrime ed io stoicamente, col groppo alla gola ho risposto al suo abbraccio confortandolo.
Ci siamo lasciati con la promessa che a settembre, quando lui compirà gli anni, andremo a trovarlo nella sua nuova casa, e così staremo con la sua nuova famiglia e i suoi nuovi fratelli.
"Sai sono con la pelle "marroncina" anche loro - mi ha confessato sorridendo - Sono del mio stesso paese."
"Bene - ho risposto - così sembrerete ancora di più fratelli!"

Parlo ancora oggi di questo episodio della mia vita perché la storia di questo bambino è stata un vero calvario ma lui non ha mai perso le speranze, attaccato alla vita e alle sue amicizie che ha coltivato con affetto e bontà.
Quando B. in questi anni passati mi guardava con i suoi grandi occhi e io mi rendevo conto che aveva solo me come guida e come figura sicura e fissa nella sua vita, mi prendevano momenti di sconforto, per la paura che non riuscisse a colmare quel vuoto, che non riuscisse a trovare qualcuno che gli volesse bene.
Ora finalmente sono felice per lui e spero proprio che questo sia solo l'inizio di una vita serena e piena di esperienze.














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