Vittorio Matteo Corcos
Sogni
Sulla panchina aspettavo la
sera
immersa in tanti pensieri
addolciti
dal rumore delle onde
lontane ormai, ma lì, nella
mia testa presenti.
La grande terrazza
ingrigiva piano piano e si
svuotava
della gente chiassosa e dei
bambini che correvano per
prendere la mano
delle loro mamme.
Il silenzio cominciava a
farsi sentire
rumoroso di bisbigli
di sospiri del mio cuore
e su quella panchina
il mio cappello verde
ormai inutile, rimase solo
abbandonato
fra qualche petalo di rosa
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