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martedì 16 novembre 2021

L'INFINITO DUBBIO FRA ESISTENZA E VITA.


 


Lo scrittore Oscar Wilde disse che:

"Per essere felici bisognerebbe vivere. Ma vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste e nulla più"

Ecco quindi che con queste poche parole si può comprendere che "esistere" non è sufficiente, ma che per avere una vita che ci appassioni e che ci lasci dei segni, occorre "vivere" nel bene e nel male.

Alcune volte sono proprio le tragedie che ci fanno scattare nella mente una diversa consapevolezza della nostra vita; se abbiamo la forza e il coraggio di affrontare lo scorrere del tempo e di riappropriarci di noi, la vita riaffiorirà catturandoci.

Così, provando sentimenti ed emozioni, viviamo pienamente la nostra  vita e ogni secondo sarà poi un ricordo prezioso che tornerà, nell'andare avanti dell'età, allo scopo di riempire le nostre giornate.

Cosa sarebbe la mia vita ora che sono sola, ora che ho perso la parte più importante del mio essere? Certamente la solitudine mi accompagna quotidianamente e non manca il dolore per la perdita perché anche questo sta dentro al grande gioco del vivere. Ma i miei pensieri sono pieni di lui, del suo amore, di ciò che mi ha lasciato con la sua sensibilità ed arte, di tutte le esperienze che abbiamo condiviso.

Se fossi soltanto esistita e non avessi vissuto, dalle mie mani filtrerebbe la sabbia e non rimarrebbe neppure un granello. 

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