Mi
auguro che in questi pochi giorni di pausa lavorativa molte persone trovino il
tempo per ricreare spirito e mente rispetto ad una realtà macabra che ci
circonda quotidianamente e che ci fa un po’ paura: quella che conosciamo
attraverso le notizie di cronaca.
In
questi giorni passati ho pensato più volte a quante notizie spaventose ci sono
arrivate addosso tramite i mezzi d’informazione e quindi, al bisogno di
evasione mentale e fisico che gran parte degli italiani e non solo, ha di
conseguenza.
Una
delle ultime notizie fra le più spaventose è stata senza dubbi quella
dell’aereo schiantatosi sulle Alpi e delle 149 persone morte a causa di un solo
individuo che aveva deciso da tempo di farla finita a causa di depressioni e
altre problematiche mentali non sempre facilmente comprensibili. Nelle discussioni, fatte con amici e colleghi,
è venuta fuori soprattutto l’incredulità rispetto al gesto, e la critica alla
compagnia aerea per non aver saputo tutelare i passeggeri. Molti di noi si sono
immedesimati sia nei morti che nei familiari, a seconda del punto di vista, ma
comunque la brutalità dell’accaduto ha lasciato tutti molto scossi e impauriti
rispetto ad un destino sconosciuto che riserva gioie ma anche forti dolori.
E che
dire di quel ragazzo turco con una pistola in mano puntata alla testa di un
giudice che si fa immortalare un attimo prima di sparare e che poi muore a sua
volta, giovane e ignaro della vita che gli sarebbe potuta toccare.
Quanto
male nei bambini addestrati dall’ISIS ad uccidere, nelle indagini su tante
donne uccise da mariti gelosi o semplicemente violenti e su ragazzi falciati nelle
strade da altri pieni di alcool o droga.
Io
credo che tutti abbiamo bisogno di fare un bagno di ottimismo, di fiducia negli
altri, di ammirazione della natura che ci offre meraviglie imperdibili e vicine
a noi.
Lo
dobbiamo a noi stessi, ai nostri figli e nipoti, lo dobbiamo alla società di
cui facciamo parte.
Lo
dobbiamo al nostro cuore perché deve anch’esso rinascere e prepararsi ad altre
sfide future.
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