“Schermandosi
dal sole, Maitland vide che si era arrestato in una piccola isola
spartitraffico triangolare, lunga meno di duecento metri, che si stendeva in
una zona incolta fra tre autostrade convergenti”.
Questa
è l’isola di cemento nella quale il protagonista si ritrova intrappolato, dopo
un incidente stradale e dove, in pochi giorni, tutta la sua vita perderà quei
falsi valori sui quali era stata impostata per arrivare alla coscienza, molto
più realistica, dell’inevitabile inconsistenza di rapporti e affetti, maturati
fino ad allora e ad un intorpidimento di reazioni che lo porterà probabilmente alla morte.
Maitland
ha moglie, amante, un figlio, un lavoro, dei colleghi ma niente in realtà, ha
un reale peso affettivo. Le due donne sanno l’una dell’altra ma non si
preoccupano, proprio perché scaricano la responsabilità della sua assenza, ognuna all’altra. I colleghi, abituati a non avere rapporti umani con lui, sono
indifferenti alla sua condizione di “assente” e non se ne curano.
Un’esistenza
falsa, vuota fin dall'infanzia, che il protagonista fino ad allora, non pensava
di avere, ma della quale prende coscienza pian piano. In quella situazione
paradossale, in quell’isola a due passi dal mondo pulsante, lui, solo, è
costretto a riflettere sulla sua condizione, esercitando un’introspezione
potente che dovrebbe portare a rifiutare o ricercare proprio quel passato.
Libro
decisamente particolare, forte in certi momenti, colmo di riflessioni sulle
nostre alienazioni quotidiane e che ci scuote facendoci riflettere anche sulle
nostre personali vite, sulla disumanizzazione dei rapporti e delle esistenze .
Qualcosa d'altro rispetto a "Robinson Crusoe" che lotta per tornare, che impegna il tempo per
non perdere la ragione e sé stesso. Soprattutto, che mette la vita vissuta e da
vivere ancora, davanti a tutto.
Alla
fine Maitlanad farà la sua scelta: “Un’auto della polizia avanzava lentamente
sull’autostrada; il passeggero scrutava l’erba alta. Al sicuro nel suo
padiglione, Maitland aspettò che fossero passati. Quando l’auto si fu
allontanata si alzò in piedi e abbracciò l’isola con uno sguardo pieno di
fiducia.”
Consiglio la lettura a tutti perché riflettere sui nostri problemi quotidiani credo che non faccia mai male.
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