Ho
visto il film “The danish girl” diretto da Tom Hooper.
Conoscevo
già la storia del pittore Mogens Einar Wegener (marito di Gerda Gottlieb,
pittrice anch’essa) che fu la prima persona nella storia a sentire il desiderio
di una trasformazione fisica tale, da portarlo a sottorporsi in Germania, a ben cinque interventi e a
richiedere una modifica del suo stato sessuale.
Siamo
agli inizi del ‘900 e Einar con la moglie Gerda vivono facendo gli illustratori
e viaggiando; ma ben presto il pittore sente l’esigenza di una trasformazione e
decide di tentare un primo intervento e anche di apparire pubblicamente, non
più nelle vesti di un uomo, ma in quelle di Lilli Elbe, presentandosi così
esclusivamente come donna a tutte le feste e manifestazioni.
Foto di Einar prima e Lilli dopo. |
Il
suo è un lungo calvario, un percorso emotivo intenso e sacrificale, che viene
affrontato nel film in maniera lieve e molto pudica.
Non
ci sono scene di sesso, non ci sono aperte manifestazioni di omosessualità, ma
una linea grigia intermedia attraversa tutto il film, narrando in modo
conciliante ma non eccessivo un processo e un tema oggi molto sentito.
Appropriata
la scelta dell’attore protagonista (Eddie Redmayne) che ben interpreta il suo
ruolo, entrando nel personaggio e mettendo in luce i suoi turbamenti.
A me
però è piaciuta molto l’attrice che interpreta il ruolo della moglie (Alicia
Vikander) perché impegnata a rappresentare una figura scomoda e subalterna, ma
a mio avviso, forte, piena di emozioni che si manifestano ambivalenti, ma
sempre colme di amore.
Un
film da vedere, secondo me, senza pregiudizi nei confronti di alcuno, ma
semplicemente cercando di comprendere quale tormento interiore può esserci in
un essere che non si sente appagato dal proprio corpo e che fa di tutto per far
uscire ciò che sta dentro, la vera identità nascosta.
Lilli
Elbe morì tre mesi dopo la quinta operazione a causa di gravi complicazioni.
Era il 1931 ed è sepolta a Dresda in Germania.
L’origine
della “teoria del genere” (gender) risale proprio a questo momento storico e a
questo personaggio.
Magnus
Hirschfeld, medico di Berlino, agli inizi del secolo XX ipotizzò per primo la
possibilità di avere un continuum intercambiabile fra sessi e lo scrisse in un
saggio “Die Trasvestiten”, che di fanno inaugurò la categoria del
travestitismo. Lui assistette anche al primo intervento che fu fatto ad Einar
per trasformarlo in Lilli.
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