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mercoledì 22 aprile 2015

I 5 romanzi di cui suggerisco la lettura.




1) Antonio Baricco  - Seta

E’ un brevissimo romanzo del 1996 dal quale nel 2007 è stato anche fatto un film.
La storia parla di un negoziante di bachi da seta che è costretto a spostarsi in Giappone per comprare nuove uova.

In questo viaggio conoscerà una giovane ragazza e saranno sguardi e pensieri e avvenimenti che s’intrecciano; ma il dato che più interessa è la leggerezza del testo, la sua linearità e delicatezza. Una storia che si legge in un “soffio” .



2) José Saramago - Caino   2009



La scrittura così anticonvenzionale di questo autore  che ti costringe ad una attenzione maggiore perché priva o quasi di punteggiatura e costruita con periodi lunghi,  credo che alcune volte allontani i lettori o li stanchi.
In realtà questo libro mi è sembrato un piccolo gioiello, nel quale i protagonisti sono Adamo ed Eva, ma visti da un’angolazione molto diversa dal solito, come del resto tutto ciò che succede dopo la cacciata dal paradiso terrestre. Il Dio di Saramago è malvagio, invidioso e soprattutto ingiusto, non ama gli uomini che ha fatto  e provoca l’assassinio di Abele da parte di Caino, forse solo per indifferenza.  Da leggere e da scoprire.


3) Giorgio Scerbanenco – La bambola cieca   2009



Il romanzo giallo è del 1941 ed è scritto con una semplicità che non ritroviamo più oggi.
Il protagonista, Jelling, è un archivista della polizia di Boston che viene ingaggiato per risolvere un mistero legato ad una bambola con gli occhi cavati e ritrovata in un ospedale dove è ricoverato un miliardario rimasto appunto, cieco dopo un incidente.
Il problema è riuscire a fargli un intervento agli occhi sotto una minaccia di morte ben precisa.
Il lettore nel seguire la trama, cerca di decifrare i segnali e le stravaganti intuizioni di Jelling, che trova la soluzione grazie alle confidenze  di personaggi, ai quali non incute minimamente paura.  A chi piace ritrovare alcuni aspetti legati alla superstizione e fors’anche alla magia consiglio questa lettura sicuramente piacevole.



4) Marco Vichi  - La forza del destino 2011




Mi piacciono molto i libri di Vichi e apprezzo il suo commissario Bordelli personaggio decisamente fuori schema .
E’ un romanzo per certi versi anomalo perché chi cerca suspance e ricerca di colpevoli, non sarà accontentato.  Sappiamo subito tutto: chi è stato, qual è il delitto commesso e intuiamo subito che c’è una tale voglia di vendetta che sarà inevitabile succeda.
 Ma, c’è un ma .
Ed è quello che a mio avviso rende il libro una piccola macchina con tanti ingranaggi che girano piano piano e che non solo vanno seguiti e assaporati, ma che saranno proprio quelli a farci godere alla fine. Poi c’è la campagna toscana che diventa quasi protagonista e l’amarezza del vero protagonista, per una storia drammatica e impunita.
Fra tutti i suoi romanzi  ho scelto proprio questo (forse quello che è meno colmo di azione ma saturo di riflessioni e ricordi) perché ho aspettato l’epilogo e l’ho giustificato in nome di una giustizia superiore che doveva fare il suo dovere.


5) Antonio Manzini - Non è stagione   2015




Ancora una volta si parla dell’ispettore Rocco Schiavone che questa volta ha a che fare con la criminalità organizzata mafiosa che si infiltra ormai in tutto il tessuto economico e sociale del nostro paese. Il poliziotto è un personaggio un po’ sopra le righe perché all’inizio può non piacere, è un donnaiolo un po’ corrotto che si fa anche le canne.
Non fa il suo lavoro con dedizione come ci si aspetterebbe,  ed è alquanto malinconico.
Ma scoprire quest’uomo, a poco a poco, nelle storie  scritte da Manzini ci fa trovare un personaggio bravo e intuitivo e l’autore fa scorrere le sue storie con garbo e passione.







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