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giovedì 23 aprile 2015

La musica nel cuore. August Rush.




Film delicatissimo sulla musica e sull’amore del  2007,  per la regia di Kirsten Sheridan.

L’ho rivisto dopo tanto tempo ed ho apprezzato la sottile trama che lega indissolubilmente tre persone che vivono vite separate dal destino.
August è un ragazzino che ha un talento naturale per la musica ma che non ha mai conosciuto i genitori, entrambi musicisti. Lo scopo della sua vita è trovarli e in questo tentativo conosce persone che lo aiutano o che lo sfruttano. I genitori, un giovane chitarrista irlandese e una violoncellista oppressa da un padre padrone, si conoscono ad una festa e trascorrono la notte insieme.
Da questo incontro nascerà un bambino che resterà sconosciuto anche alla madre.






Molti anni dopo, il ragazzo impara a suonare, cosa che gli viene naturale, e lo fa per le strade di un' America poco incline ad aiutare i giovane che non hanno famiglia.

L’epilogo della storia è forse un po’ scontato, ma mentre si guarda il film, nel profondo dell’animo speriamo che la conclusione sia positiva, perché ci pare giusto che le tre anime, così lontane e separate non per loro desiderio, vengano alla fine premiate con un ricongiungimento.

Il bambino è impersonato da un bravo e giovanissimo Freddie Highmore, mentre gli altri attori del cast sono Keri Russell, Jonathan Rhys, Robin Williams, William Sadler.

L'ultima frase che si sente pronunciare dal ragazzo mentre il film ormai è terminato è questa:

“La musica è intorno a noi non bisogna fare altro che ascoltarla” 

E' un grande riconoscimento ad un'arte a volte bistrattata e sprecata dalla poca passione e che viene usata molte volte solo con l'intento della fama e dei soldi. Non dovrebbe essere questo l'ideale al quale tendere quando si compone o si canta, ma la pienezza che la musica può offrire alle coscienze e agli animi anche i più deprivati di emozioni.





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