sito internet

venerdì 3 aprile 2015

Ponte pasquale. Un breve fuga dalla realtà



Mi auguro che in questi pochi giorni di pausa lavorativa molte persone trovino il tempo per ricreare spirito e mente rispetto ad una realtà macabra che ci circonda quotidianamente e che ci fa un po’ paura: quella che conosciamo attraverso le notizie di cronaca.

In questi giorni passati ho pensato più volte a quante notizie spaventose ci sono arrivate addosso tramite i mezzi d’informazione e quindi, al bisogno di evasione mentale e fisico che gran parte degli italiani e non solo, ha di conseguenza.
Una delle ultime notizie fra le più spaventose è stata senza dubbi quella dell’aereo schiantatosi sulle Alpi e delle 149 persone morte a causa di un solo individuo che aveva deciso da tempo di farla finita a causa di depressioni e altre problematiche mentali non sempre facilmente comprensibili.  Nelle discussioni, fatte con amici e colleghi, è venuta fuori soprattutto l’incredulità rispetto al gesto, e la critica alla compagnia aerea per non aver saputo tutelare i passeggeri. Molti di noi si sono immedesimati sia nei morti che nei familiari, a seconda del punto di vista, ma comunque la brutalità dell’accaduto ha lasciato tutti molto scossi e impauriti rispetto ad un destino sconosciuto che riserva gioie ma anche forti dolori.
E che dire di quel ragazzo turco con una pistola in mano puntata alla testa di un giudice che si fa immortalare un attimo prima di sparare e che poi muore a sua volta, giovane e ignaro della vita che gli sarebbe potuta toccare.
Quanto male nei bambini addestrati dall’ISIS ad uccidere, nelle indagini su tante donne uccise da mariti gelosi o semplicemente violenti e su ragazzi falciati nelle strade da altri pieni di alcool o droga.
Io credo che tutti abbiamo bisogno di fare un bagno di ottimismo, di fiducia negli altri, di ammirazione della natura che ci offre meraviglie imperdibili e vicine a noi.
Lo dobbiamo a noi stessi, ai nostri figli e nipoti, lo dobbiamo alla società di cui facciamo parte.

Lo dobbiamo al nostro cuore perché deve anch’esso rinascere e prepararsi ad altre sfide future.

Nessun commento:

Posta un commento