Recensione del libro.
Madre single con un figlio di quattro anni, si ritrova
improvvisamente ad affrontare uno dei temi più difficili e controversi: la
paura del mondo esterno.
Questa è una madre alle prime armi che fa di tutto per
rendere la vita di Diego la più serena possibile, colmando le lacune dovute
all’assenza del padre e riempiendo di piccole curiosità e di amore, le sue
giornate.
Ma dentro a questo idillio, che anche i nostri figli
percorrono nell’infanzia dorata che cerchiamo di mantenere più a lungo
possibile, s’insinua un fatto doloroso e
pauroso che agita le notti del piccolo.
Ed ecco che questa madre, premurosa, si pone delle domande
su come reagire, su cosa dire al bambino. E’ necessario svelargli i fantasmi e
le bruttezze della vita o glissare nascondendo la verità dietro ad un “sono
cose da grandi”. Qual è però il mondo che circonda Diego? Un ambiente dove
minacce, preoccupazioni, guerre la fanno da padroni e non si può eludere lo
scontro con queste realtà e quindi vale la pena di imparare ad affrontarle?
Da insegnante e madre a mia volta mi sono chiesta spesso
quanto fosse necessario raccontare, parlare dei pericoli e degli obbrobri che
quotidianamente riempiono le nostre
giornate e ogni volta mi sono risposta che la verità rimane l’opzione più
percorribile, anche se con tatto e accortezza.
Anche questa madre troverà il suo percorso, farà le proprie
scelte per amore di Diego e della sua esistenza.
Un libro interessante, godibile nella lettura e che fa
riflettere. Cosa che non sempre succede…
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