Sono andata a vedere l’ultimo film della serie di
Jason Bourne perché sono rimasta favorevolmente colpita dalla trilogia e anche
dal quarto episodio (The Bourne Legacy).
Prima di accingermi alla visione (cerco di non avere
anticipazioni per poter dare un giudizio mio) mi chiedevo che cosa altro ci
fosse ancora da scoprire sulla segreta vita di questo personaggio, visto che le
ragioni di ciò che gli era successo nel passato erano state spiegate, e quindi facevo
le mie ipotesi che ovviamente non hanno trovato nessun credito nello svolgersi
del film.
Bourne torna in campo perché gli nascono nuovi
scrupoli che riguardano il padre e la sua tragica fine, e perché una nuova
sfida/minaccia arriva da un creatore di social media.
La fisicità di Matt Damon non può essere messa in
discussione: tutto il film come prevedibile, è un inno ai muscoli e alla forza
del personaggio e anche Vincent Cassel, che non amo particolarmente, mi è
sembrato convincente rivale in questa lotta fra un bene e un male non sempre
cristallino.
Attrice con ruolo importante e chissà, pronta per un
altro futuro sequel visto il finale, è Alicia Vikander che abbiamo visto
recentemente in "The Danish Girl". Brava, compita, sembra a volte un po’ assente
ma è il suo ruolo perché lei vuole arrivare in alto, scavalcando ed eliminando
il direttore della CIA (interpretato da Tommy Lee Jones).
In sostanza il film mi è piaciuto anche se, come
sempre succede, i migliori di una serie sono i primi film. Mi sento comunque di
consigliarne la visione a tutti coloro ai quali, naturalmente, piace il genere adrenalinico e
pieno di azione.
Ciao a me piace il genere.. Lo guarderò sicuramente per curiosità però quando insistono così sui soliti film purtroppo c'è il rischio di cadere sul banale xd
RispondiEliminaLaura mi farai sapere cosa ne pensi?
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