Difficilmente commento cose che hanno a che fare
direttamente con la politica o con la chiesa in quanto istituzione, ma in
questo caso non so esimermi da un piccolo commento, dopo aver appreso la
notizia di un sacerdote che, con molta noncuranza, in una intervista
televisiva, ha affermato che, se ci sono i preti pedofili vanno capiti perché
la colpa è dei bambini che sono bisognosi di affetto, negato dalle famiglie.
Non voglio polemizzare sulle famiglie di oggi, perché
non mi pare questa la motivazione da prendere in considerazione, ma voglio
invece proclamare tutto il mio sdegno nell’ascoltare parole così vili e
inaccettabili.
Quale persona normale, soprattutto se dichiara di
parlare per nome di nostro Signore, può pensare di trovare una soluzione del
genere per un bambino già sofferente negli affetti?
Come si può giustificare la pedofilia mascherandola
con un buonismo ipocrita che accusa colui che è già vittima e lo rende vittima
due volte?
Proprio pochi giorni fa da papa Francesco, che
durante il suo viaggio negli Stati Uniti ha incontrato a Philadelphia le
vittime degli abusi, erano arrivate parole chiare su questo problema: "Dio
stesso piange", aveva detto Bergoglio, aggiungendo: "Vi prometto che
seguiremo la strada della verità, ovunque possa portarci. Clero e vescovi
saranno chiamati a rendere conto se hanno abusato di bambini o non sono stati
capaci di proteggerli".
Già, perché loro dovrebbero proteggere dagli abusi e
non essere coloro che se ne avvantaggiano.
Purtroppo questa non è una novità perché, da sempre
si è parlato di sacerdoti che si approfittavano di bambini a loro affidati, e
questo parlarne quasi sottovoce, da parte della chiesa è sempre stata una cosa
scandalosa.
Mi auguro che questo papa tanto moderno e
“rivoluzionario” riesca là dove altri hanno miseramente fallito o addirittura
neppure tentato.
Spero in una chiesa più saggia, più in sintonia con
la gente e con le parole di Cristo, che non dimentichiamo, è morto per noi e
noi così lo ripaghiamo veramente male!
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