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domenica 5 aprile 2015

Piccola storia sull’origine dello scoppio del carro.



Nella tradizione popolare, descritta da G. Villani ci dobbiamo ricollegare alla prima Crociata e alla partecipazione ad essa, di circa 2500 fiorentini sotto il comando di Pazzino di Ranieri de’ Pazzi.
Quando, dopo un estenuante assedio, il 15 luglio 1099 l’esercito dei crociati conquistò Gerusalemme, sembra che proprio Pazzino sia stato il primo ad innalzare il vessillo bianco e vermiglio dei cristiani, sopra le mura della città.
Fu grazie a questo tempestivo gesto che Goffredo IV duca di Buillon (chiamato di Buglione) donò a Pazzino tre scaglie in pietra del Sepolcro di Cristo e queste furono portate a Firenze nel 1101 e conservate dalla famiglia Pazzi .
In seguito la famiglia le consegnò alla Chiesa di Santa Maria sopra a Porta nel mercato nuovo che poi fu ampliata cambiando nome e successivamente soppressa.
Così nel 1785 le schegge furono trasferite definitivamente nella Chiesa di SS. Apostoli dove ancora oggi si trovano.
Il simbolo del “fuoco sacro” sembra ancora risalire ai crociati e a Gerusalemme perché pare che nel giorno del Sabato Santo i crociati lo distribuirono alla popolazione nel segno della resurrezione del Cristo.
Pazzino portò a Firenze questa usanza e ogni Sabato Santo i giovani andavano nel Duomo dove ardeva una fiamma, e accendevano delle piccole torce per la processione. Poi portavano la fiamma nei focolari domestici.
Il fuoco santo scaturiva dallo sfregamento delle tre schegge del Santo Sepolcro e con un carro veniva portato anche nelle case della famiglia Pazzi che si occupò per molto tempo di organizzare questa cerimonia. Cerimonia che divenne via via sempre più importante trasformando anche il carro in qualcosa di più scoppiettante con l’uso di polvere pirica.
Poi la famiglia Pazzi fu cacciata a causa della congiura contro i Medici e così fu abolita l’usanza del carro. I fiorentini non accettarono la sospensione della festa, soprattutto perché apprezzavano ormai lo scoppiettio e la festa che ne conseguiva.
Quando i Pazzi tornarono ad avere tutti i precedenti privilegi, perché furono i Medici ad essere cacciati, il carro fu di nuovo allestito e divenne a tre piani.
Con Leone X venne usata per la prima volta la “colombina” cioè un razzo che partendo dall’Altare Maggiore esce fuori e incendia il carro per poi rientrare nella Cattedrale.

Nel 1957 la cerimonia si è spostata dal Sabato Santo alla domenica di Pasqua. L’Arcivescovo va in Battistero a prendere il fuoco sacro proveniente dalla chiesa dei SS. Apostoli e lo porta in corteo con i rappresentanti del Comune.

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