Sono
tornata dalla città di Cremona dove sono andata con mio marito per portare in
una galleria del centro alcuni quadri per esposizioni che dureranno per un
intero anno.
Ho
così approfittato per visitare questa piccola ma deliziosa città nella quale
non ero mai stata.
Devo
confessare che il tempo non mi ha aiutato perché è piovuto molto e lo si vedrà
anche dalle foto, ma questo non ci ha scoraggiati ad andare in giro e a
comprare quelle buonissime specialità quali i torroni e il “Pan Cremona” una
mattonella soffice di cioccolata. Addio dieta purtroppo ma qualche stravizio
bisogna pur farlo!
La
piazza principale della città raccoglie, come succedeva spesso in passato,
tutte le meraviglie e i monumenti più importanti. C’è la bella e imponente Cattedrale
con a fianco il “Torrazzo” cioè il campanile in muratura alto ben 112,42 metri,
il Battistero e il Palazzo Comunale con la Loggia dei Militi.
La
Cattedrale, in parte romanica e in parte gotica ha all’interno un bel ciclo di
affreschi che narrano la vita di Gesù, ideato e dipinto in larga parte da Boccaccio
Boccaccino.
La
facciata è molto bella e ricca con un grande portale romanico entro il protiro
gotico e la “Bertazzola” un elegante porticato rinascimentale che unisce la
facciata della cattedrale al “Torrazzo”.
Questa
torre campanaria è la sovrapposizione di due strutture diverse: la prima
quadrata e l’altra formata da due tamburi ottagonali.
Sulla
torre è presente un bellissimo orologio astronamico che fu installato nel 1583.
Il meccanismo perfettamente funzionante che viene caricato ogni sera a mano
oltre all’ora segna il moto degli astri, le fasi lunari e il moto del sole.
Di
fronte troviamo il Palazzo Comunale che può essere visitato tutti i giorni
gratuitamente.
A
fianco della Cattedrale si trova il Battistero a pianta ottagonale che presenta
una volta molto grande la cui costruzione ha anticipato di circa due
secoli quella della cupola di santa
Maria del fiore della mia Firenze.
Cremona,
non bisogna dimenticare, che è famosa anche per la musica e per l’arte
liutaria. La città ha dato i natali a musicisti quali Monteverdi e Ponchielli e
al violino come strumento che Stradivari farà suo dopo aver abitato in
città e che possiamo ammirare nel Museo del Violino.
Altrettanto
pregevole e ben curato il Museo Civico, una pinacoteca spaziosa che raccoglie
autori minori principalmente del nord d’Italia, strumenti musicali e una parte
archeologica.
Voglio proprio andarci: sarà la mia prossima meta primaverile!
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