Leggo oggi sul giornale un interessante articolo
sull’eccessiva femminilizzazione della classe docente non solo italiana ma
europea.
Le statistiche accennano al 68% di donne nelle scuole dei
paesi sviluppati, con una punta tutta nostra dell’83%.
Leggo che l’Ocse (Organizzazione per lo sviluppo economico)
ha determinato un incremento progressivo nel tempo che si sta rivelando
preoccupante.
Si è visto infatti che nei ventidue Paesi dell’Europa che
aderiscono al Trattato di Schengen, la presenza delle donne è predominante sia
nella scuola dell’infanzia che nella primaria. Cala poi lievemente nella media
e alle superiori attestandosi al 58%.
Dato che faccio parte della categoria non posso fare altro
che ammettere l’evidenza dei numeri. All’interno delle scuole ci ritroviamo
sempre fra di noi e questo non perché ci sia qualche divieto per gli uomini ma,
soprattutto qui in Italia, dato il basso stipendio che i docenti percepiscono,
non viene considerato un lavoro accattivante.
Tante responsabilità e pochi soldi: questo è un assioma
evidente.
Bisognerebbe però secondo me, valutare che lo stipendio è statale
e che colui che lo percepisce non rischia niente una volta che entra in ruolo. Questa è una bellissima opportunità che può divenire anche un
alibi terribile per tutti coloro che non hanno voglia di impegnarsi e di
aggiornarsi continuamente come invece è necessario, ma questo indipendentemente dal genere della persona occupata.
Purtroppo in un clima di disoccupazione sempre crescente non capisco bene perché l'opportunità dell'insegnamento sia scartata dagli uomini con numeri così massicci.
Certamente non è un lavoro per tutti e non è semplice, ma
credo che una maggiore presenza maschile servirebbe molto ai bambini e ancora
di più ai ragazzi delle superiori, perché la mancanza di figure di riferimento
di sesso maschile ha “mammizzato” la scuola rendendola alcune volte meno
obiettiva e più permissiva.
Un occhio più distaccato quindi, come può averlo un uomo, secondo me
favorirebbe il miglioramento dei rapporti fra colleghi e anche nelle classi.
Sembra che in Gran Bretagna per aumentare il numero dei docenti maschi si pensi alla creazione di incentivi. Vedremo se servirà a qualcosa...
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