Nel 1993 l’azienda ATAF (Azienda Trasporti Area
Fiorentina) promosse un’iniziativa aperta a tutti i cittadini affinché
venissero scritte brevissime storie sull’argomento del viaggio sui bus e su
tutte le sue implicazioni.
C’era un limite di parole ovviamente, e questo era
motivato dal fatto che coloro che avrebbero letto i cartoncini appesi nei bus
cittadini, non avrebbero dovuto impegnare troppo del loro tempo, ma semplicemente
distrarsi e magari fare un sorriso.
Trovai la proposta interessante e partecipai anch’io.
Alla fine fu pubblicato un volumetto che raccoglieva
tutte le storie selezionate e stampate.
Vi scrivo la mia, che come tutte le altre, non doveva
avere titolo:
L’autobus
era pieno.
Carlo aveva
fretta.
Ad ogni
fermata vedeva il tempo andarsene insieme ai passeggeri indaffarati.
Era seduto.
Una vecchina
lo fissava insistentemente ma non chiedeva.
Carlo
guardava fuori, perso nelle sue preoccupazioni.
Poi
finalmente la vide. Solo allora capì che esisteva, anche, chi non aveva più
fretta.
Bellissimo! Dritto al cuore...
RispondiEliminaCiao. Scusa il ritardo nella risposta. Alcune volte l'obbligo al limite delle battute aiuta la sintesi e devi scegliere come incidere con poche parole. In quel concorso furono prodotti molti racconti veramente gradevoli e poi fu stampato un libretto oltre a tantissimi cartellini appesi negli autobus. Secondo me fu un'ottima iniziativa. Le persone leggevano davvero i racconti che gli penzolavano davanti agli occhi e trascorrevano un po' di quel noiosissimo tempo che passa nei tragitti sul bus, in mezzo al traffico. Grazie del commento e a presto.
Elimina