Non
so se vi è mai capitato di rimettere in discussione principi che avevate
decretato incorreggibili oppure di aver ridimensionato le idee su alcuni
argomenti.
A me
è successo tutto insieme.
Improvvisamente
come un fulmine a ciel sereno ho chiarito a me stessa cose che fino ad oggi
cercavo di mascherare.
I
giovani. Gli adolescenti. Gli uomini del futuro.
Il
castello di carta mi è crollato per alcuni fatti che ho messo a fuoco, ma da lì
mi si è aperto il mondo del dubbio.
L’analisi
parte da questa cronica disoccupazione. Vera peraltro, e questo non lo nego
certamente. Ma di contro mi sono posta un problema: perché i muratori sono
tutti extracomunitari? E gli idraulici? E le badanti? E i gestori di tanti
banchi nei mercati? E altro ancora naturalmente….
Vedo
molti giovani e sento che si lamentano perché non trovano il lavoro, ma conosco
negozianti, gestori di locali, artigiani che non trovano nessuno che abbia il
desiderio di rimboccarsi le maniche e lavorare. Quando questi ragazzi si
presentano una delle prime cose che chiedono è se devono lavorare per il fine
settimana perché no, quello non possono farlo.
La domenica poi non ne parliamo.
Io
comprendo bene che è un grosso sacrificio ma come si può rispondere così e poi
dire di non trovare niente?
I
nostri adolescenti sono molto viziati e questo succede fin da piccolissimi.
I
genitori (che sembrano più amici o fratelli) non riescono più ad avere nei loro
confronti l’autorevolezza che servirebbe. Con questo non dico che fosse giusto
essere severi, come succedeva prima, ma la mancanza totale di regole rende i
ragazzi insicuri e pretenziosi.
Non
si possono accettare situazioni nelle quale bambini di due/tre anni tengono in
scacco tutta la famiglia perché pretendono di comandare e di avere tutto ciò
che gli passa per la testa.
Un
sano e convinto NO non ha mai fatto del male, anzi è un’abitudine che permette
di accettare, anche nel futuro, dinieghi inevitabili.
Non
pensiate che io parli tanto per raccontarvi qualcosa.
Di
quanto detto ne ho esperienza diretta e una tale impostazione di vita non
cambierà più perché le regole si danno fin da subito e se non siamo capaci di
farle rispettare difficilmente il risultato sarà migliore quando ci troveremo
davanti figli ormai adolescenti, che già attraversano un periodo di incertezze.
Allora
la mia domanda, di nuovo, è questa.
Non
c’è lavoro ma le discoteche sono piene e purtroppo ciò che ci si smercia costa
anche tanto. L’uso di alcool e droga nei giovani è diventato una piaga sociale
di cui non sto a fare i numeri ma che colpisce una percentuale alta di ragazzi
e che dimostra quanto sia enorme il loro disagio. Per non parlare poi della
crescente abitudine all’autolesionismo, al suicidio e all’ingigantirsi degli atteggiamenti
da bulli sempre più gravi, che si riscontrano nelle scuole e nelle strade.
I
social naturalmente hanno una parte importante in tutto questo decadimento. Si
parla più che altro con il telefonino. Ci si nasconde dietro lo schermo di un
computer. Si condivide continuamente la nostra vita ma è tutto fittizio, le
relazioni sono falsate dal mezzo che usiamo, la realtà di vita è vuota e priva
di valori e, appena ci si disconnette, si entra nella FOMO (fear of missing
out) o sindrome da esclusione.
Certo
non vale per tutti e in modo così estremo, ma il problema sta diventando enorme
e ingestibile ed ad aumentare la tensione sono apparsi ormai da tempo forum che
incitano apertamente i ragazzi al suicidio, prospettandolo come la miglior
scelta di vita!
Pensate
per cinque minuti a tutti questi problemi.
Fate
un bilancio della società che abbiamo costruito e fate una previsione del
futuro se continueremo a non modificare niente.
Io
sono piuttosto pessimista, confesso, ma spero in quelle famiglie che
prenderanno in considerazione tutti questi messaggi e reagiranno, non con paura
ma con determinazione, al fine di ritrovare una strada, che in parte, ci siamo
dimenticati di percorrere.
Ditemi qui cosa pensate e come agite voi che siete genitori della generazione che ci seguirà.
Sono pienamente d'accordo su cosa hai scritto, ( scusami se ti do del tu), è vero hai centrato l'argomento, e sarebbe bella cosa poterlo approfondire. Anche perchè mi pare di capire che tutto nasce dalle Istituzioni che vogliono una generazione che non ragioni sulla politica e sulla società, ma ben si che resti attaccata ad un social, che non ragioni attraverso dei Leader che facciano da guida, e vedo che dalle famiglie, genitori , non hanno mai tempo per seguirli, lasciando loro troppa libertà e poche regole. Forse in questo che ho scritto sembrerò troppo moralista e mi scuso per questo, ma vedi ho scritto sul mio Blog cosa è oggi diventata la scuola e solo tre persone hanno letto, quindi cosa posso pensare di più?
RispondiEliminaComunque coplimenti...per l'articolo...
Ciao. Non sei troppo moralista. Questa società è sempre meno adeguata e purtroppo sempre meno pronta a cogliere i disagi dei giovani. Questi ragazzi senza regole e senza valori avranno un difficile futuro e mi rammarico perché come genitore e come insegnante sono sempre stata attenta e vigile. Ma non basta purtroppo. Anche io stamani ho messo un post in pubblico sulla tematica BLUE WHALE. Terribile e angosciante gioco che porta alla morte di ragazzi che nella vita non trovano uno scopo. Sai quanti lo hanno guardato? Zero persone. E' difficile lottare contro i mulini a vento... Grazie del commento e a presto, mi farà sempre piacere parlarti.
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