La
storia di questo personaggio è molto particolare. Lui ha fatto della street art
la sua arte personale. Inizia molto giovane a lavorare in un negozio per
fotocopie e crea grafiche per magliette
degli skater.
Volendo
un giorno insegnare ad un suo amico a ritagliare uno stencil prende la foto di
un campione francese del wrestling, André the Giant e inizia a lavorare su
quella trasformandola in un ritratto stilizzato e inserendovi sotto la scritta:
Andre The Giant Has a Posse.
Non ha coscienza di ciò che sta facendo ma
sarà proprio da lì che nascerà una nuova forma di “riappropriazione dell’arte”
che diventerà famosa in America.
Sarà
simbolo di politica, di marketing, di ossessione mediatica per convincere tutti
che bisogna obbedire al gigante.
Di
per sé non vuol dire niente quella figura, ma è la ripetitività, l’assillo
continuo nel vederlo attaccato ovunque che gli fa assumere, per ciascuna
diversa persona che lo vede, un significato unico e personale.
Tra
il 1989, anno della prima apparizione dell’ Obey Giant e il 1996, Shepard
Fairey stampa e ritaglia personalmente circa un milione di adesivi attaccati
poi a pali della luce, segnaletica stradale o pedonale, insomma in tutti quei
posti dove gli occhi possono soffermarsi e guardare.
Chi
è oggi questo artista? E’ uno dei più conosciuti e quotati street artist e
designer degli Stati Uniti. E’ colui che rappresenta Barack Obama, primo
presidente di colore e di religione musulmana, in una campagna divenuta subito
virale riuscendo addirittura a spostare, secondo alcuni analisti, dal 3 al 5% i
voti a suo favore.
Fairey
che ormai lavora a Los Angeles ha diversificato la sua prima campagna
adattandola a personaggi quali Nixon, Mao, Bush.
Si è
anche lasciato ispirare da film come Essi vivono di John Carpenter o da
artisti del calibro di Andy Warhol.
I
suoi lavori ora passano anche dalle gallerie ma ciò che lui ripete è che
continuerà sempre a produrre interventi illegali (per questi è stato più volte
incarcerato) per le strade perché il suo pubblico è lì, perché quello è un modo
intelligente di far circolare il suo lavoro.
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