Siviglia è una città ricca di storia ed è molto
affascinante non solo per le importanti testimonianze del passato ma anche per
l’aria che vi si respira (come un po’ in tutta la Spagna), per i suoi abitanti
cordiali e molto vivi e per gli scorci bellissimi che si vedono dalle stradine
del centro città.
Ha un grande fiume che l’attraversa, il Guadalquivir,
che separa la parte più antica da quella moderna e che si unisce attraverso
nuovissimi ponti.
Io sono tornata da pochissimi giorni e lì ho
trascorso una settimana a cavallo della fine dell’anno. Il clima non è freddo,
neppure d’inverno, mentre so che d’estate è piuttosto caldo quindi per un
viaggio credo che sia meglio limitarsi entro la primavera.
Avevo preso un piccolo appartamento in centro e da lì
mi sono potuta muovere sempre a piedi e senza grande fatica, distribuendo le
visite e programmandole ogni mattina.
Fra le varie attrazioni avevo a cinque minuti da
casa, il Metropol Parasol un’incredibile costruzione che campeggia sopra ad una
grande piazza di cui vi voglio parlare oggi.
I lavori di costruzione
sono terminati nel 2011 e fanno parte di quella modernizzazione della città che
ha preso il via con l’Expo del 1992 e che non si è più arrestata.
Questa particolarissima struttura in legno è la più
estesa al mondo, e dona ombra alla Plaza de la Encarnacion donando vivibilità
ad una zona fra le più vivaci di tutta Siviglia.
L’architetto che l’ha progettata è il tedesco Jurgen
Mayer e grazie alla fantasia e alla spregiudicatezza della soluzione creata, ha
fornito alla città una delle più famose attrattive per i turisti.
Nel periodo natalizio, particolarmente sentito dalle
famiglie che frequentano le strade e i locali fino a tarda sera, passeggiando e
facendo compere, il Parasol si trasforma grazie a luci colorate e
manifestazioni per bambini, dimostrando quanto faccia ormai parte della vita
dei suoi abitanti.
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