Non so se siete stati al cinema a vedere il film di
animazione “Il piccolo principe”.
Io ci sono stata pur essendo una persona adulta, ma,
vista la mia professione che mi fa stare tutti i giorni con i bambini, mi
interessava valutare se l’adattamento cinematografico potesse essere piacevole
come lo è il libro di Antoine de Saint-Exupéry.
Devo confessare che sono stata piacevolmente presa
dalla storia soprattutto perché il regista Mark Osborne è riuscito nell’impresa
di modernizzare l’avventura del piccolo bambino che giunge da un altro pianeta.
La storia si dipana fra una bambina molto matura che
si è trasferita in un nuovo quartiere e che dovrebbe seguire la volontà della
madre studiando per accedere ad una prestigiosa scuola, ed un vecchio aviatore
molto eccentrico, che attraverso i suoi diari scritti e disegnati, le fa
conoscere la storia del Piccolo Principe.
C’è una grande morale che alla fine si palesa nelle
azioni della piccola e della madre, finalmente ravveduta, e cioè che
l’immaginazione è una fonte di energia notevole, che occorre nell’infanzia ma
che ci completa anche da adulti.
Notevole è inoltre il cast dei doppiatori italiani
(secondo me sempre pregevoli e bravissimi).
Si va da Toni Servillo a Paola Cortellesi, da Stefano
Accorsi ad Alessandro Gassmann, da Micaela Ramazzotti al piccolo Lorenzo
D’Agata e dà la voce al principino.
Insomma un film che mi sento di consigliare
soprattutto se avete bambini di qualsiasi età.
Un film un po’ magico, un po’ realista ma che ci
comunica tanto amore per la vita.
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