La signora in verde.
Ci vuole sangue freddo per leggere questo libro.
Non
è solo un giallo, non è solo un romanzo di letteratura scandinava, ma è una
documentazione precisa sulla sofferenza: quella dell'ispettore Erlendur e dei suoi rapporti con la figlia e quella
di una donna e i suoi figli martoriati, terrorizzati per anni da un padre
padrone.
C'è
in tutta la storia un profondo malessere, una sensazione di impotenza che non
lascia spazio. In quelle pagine di
narrazione dei soprusi e delle violenze subite si soffre e ci si immedesima e
altrettanto lo si fa seguendo la vita di Eva Lind (la figlia dell’ispettore)
perché si riesce a percepire tutta la disperazione che lei vive.
Poi
c’è il giallo, intrigante e ovviamente legato ai personaggi di cui sopra, c’è
la caparbietà di Erlendur nello scavare a fondo il passato.
Mi è
piaciuto molto questo libro e di questo autore ho letto anche il suo primo, che
s’intitola “Sotto la città”.
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