sito internet

mercoledì 17 giugno 2015

Edward Hopper, pittore dell'attimo.





Nelle tracce dell'esame di maturità di questo anno, relativamente alla traccia artistico letteraria si chiede di parlare sulla "Letteratura come esperienza di vita".
Tra i documenti da analizzare c'è un brano tratto dal V canto dell'Inferno di Dante vv 127 - 136 cioè la parte in cui si parla di Paolo e Francesca, e poi ci sono tre quadri.
Uno di Van Gogh, La lettrice di romanzi
un altro di Matisse, La lettrice in abito bianco (erroneamente presentata col titolo di La lettrice in abito viola)
e per ultimo un Hopper, Chair car, che è questo sotto.




Non sono qui a parlare dell'esame, di questo lo faranno tantissimo gli studenti e i giornali in questi giorni.
Vorrei invece dire due parole e presentare alcuni quadri del pittore Edward Hopper.

Hopper nasce a Nyack cittadina sull'Hudson il 22 luglio del 1882 da una colta famiglia borghese americana.
Studia molto e dopo lavora per un'agenzia di pubblicità dove progetta copertine per riviste di settore.
Dopo un viaggio in Europa va a N.Y., apre uno studio e comincia a dipingere la vita delle strade di città e scene di caffè. Successivamente rappresenta interni urbani inserendovi un unico personaggio, solo e distaccato fisicamente e psicologicamente, come se vivesse in una dimensione isolata.




Hopper sceglie nella sua pittura un momento particolare, preciso, nel quale il tempo sembra fermarsi, dando all'attimo un significato eterno.










Nessun commento:

Posta un commento