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domenica 5 marzo 2017

8 marzo festa delle donne: NO GRAZIE!





Mai come quest’anno le donne sono stanche di ricevere la classica mimosa dai propri uomini senza riceverne rispetto, amore, considerazione.
E mai come quest’anno le donne sentono la necessità di ribellarsi all’infinito femminicidio che
negli ultimi dieci anni ha visto 1740 donne uccise in famiglia o da un ex.

Quest’anno l’8 marzo sarà, a differenza del solito, una giornata di sciopero, di mobilitazione con astensione dal lavoro; si fermeranno lavoratrici precarie, dipendenti, autonome e disoccupate che si stanno organizzando per assemblee nelle strutture sanitarie, nelle aziende, nelle università e nelle scuole grazie alla copertura sindacale per 24 h, nei settori pubblico e privato.
Questa mobilitazione è stata organizzata dalla rete “Non una di meno”, movimento femminile nato in reazione alla continua violenza che accomuna l’Italia a tutti i paesi del mondo.

E quest’anno, lo sciopero proclamato contemporaneamente in quaranta Paesi, sarà un ’68 delle donne giovanissime o meno, di coloro che non accettano più supinamente i soprusi, la pubblicità e il giornalismo che continua a veicolare contenuti e immagini sessiste  alimentando una subcultura violenta contro le donne.
Un particolare l’invito allo sciopero è rivolto quindi a chi lavora nella comunicazione, che potrà unirsi alla mobilitazione con iniziative simboliche, indossando un capo o una fascia color nero o fucsia.


«Le donne affrontano la violenza maschile in ogni momento e in ogni situazione: dai banchi di scuola alle pareti di casa, dal luogo di lavoro a quel luogo virtuale che sono i social» aggiunge Carlotta Cossutta, del Collettivo Ambrosia e di NonUnaDiMeno Milano.

«Stiamo mettendo tutte le nostre energie, intelligenze, passione a cambiare per sempre questa situazione, in ogni contesto e in tutti i Paesi del mondo. Non siamo sole, la nostra rete è già attraversata da molti uomini che condividono questa battaglia: ciò che domandiamo loro è di mettersi in ascolto e appoggiare il cambiamento”.



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