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martedì 21 marzo 2017

Chi sa cosa sono i Fiori di Bach e a cosa servono?






In questo periodo sto seguendo alcuni incontri proposti da una associazione di promozione sociale con il supporto della biblioteca delle Oblate di Firenze.
L'argomento ha il titolo "GUARISCI TE STESSO" - Un viaggio in quattro tappe attraverso le emozioni e il mondo dei Fiori di Bach.
Ciò che mi ha mosso e incuriosito parte da quello che già sapevo sull'argomento e da una brevissima esperienza nell'uso dei fiori.
Edward Bach, medico inglese, ricercatore e caposcuola della terapia con le essenze floreali è noto per aver scoperto il potere terapeutico di alcuni fiori campestri della Regione del Galles e di averli usati per riequilibrare caratteri, umori, sintomi, stati d'animo in modo semplice, naturale ed innocuo con particolare interesse ad alcune tematiche esistenziali della vita.
Riporto qui le parole di Bach per spiegare che cosa è per lui la malattia:

“Noi sappiamo che la malattia è, nel corpo, l'estrema conseguenza di un lungo profondo agire di forze misteriose. Il successo della terapia materiale è solo apparente e il sollievo provvisorio, se non è stata rimossa la vera causa...(…)... Ogni sforzo indirizzato al corpo non può fare altro che riparare il danno in maniera superficiale. Perciò non lo cura, per il fatto che la causa è sempre operante e prima o poi rivela la sua presenza sotto altra forma...(...)... La malattia è, nella sua vera essenza, il risultato di un conflitto fra Spirito e Mente, e perciò non può essere sconfitta se non con uno sforzo spirituale e mentale....(...)... La malattia non è un errore né una punizione, ma solamente un correttivo, uno strumento di cui l'Io Superiore si serve per richiamare la nostra attenzione sui nostri errori, per metterci in guardia di fronte a errori maggiori e per riportarci sulla via della verità e della luce, dalla quale non avremmo mai dovuto allontanarci.”

Malattia quindi come disarmonia fra Io Superiore e Personalità, pertanto, nel momento in cui l'Anima e la Mente entrano in conflitto,  il corpo si ammala.





Nella sua ricerca che durerà ben sei anni Bach scopre 38 fiori grazie alle sue doti sensitive ed intuitive, e questi diventano rimedi che:


“... hanno, grazie alla forza delle loro vibrazioni, la capacità di aumentare le nostre e di aprire i canali di comunicazione col nostro Io Spirituale; di inondare la nostra spiritualità con le virtù di cui abbiamo bisogno e di purificare con ciò le carenze caratteriali che sono all'origine della nostra sofferenza. … Per questo tramite esse ci danno pace e ci liberano dalle sofferenze. ...”

Così ciascuno di questi rimedi unito ad un lavoro di consapevolezza porta il potenziale energetico da uno stato bloccato negativo ad uno armonico positivo, divenuto pertanto attivo.
Lo studio di questa terapia/filosofia/psicologia è complesso, ed entrare nei meandri della comprensione totale di ciò che Bach ci ha voluto lasciare ha necessità di tempo ed introspezione.
Sono felice di affrontare questo percorso mentale e di conoscenza perché ritengo che comunque, in una società così dispersiva e vaga come la nostra, riflettere su noi stessi sia importante e necessario proprio per salvaguardarci.






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