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venerdì 18 settembre 2015

La ragazza del treno di P. Hawkins





Penso che sia capitato a tutti, prima o poi, di rimanere delusi da un libro che invece viene reclamizzato tantissimo e appare addirittura un caso letterario.
A me è capitato con "La ragazza del treno" di P. Hawkins.
Avevo letto che ne erano state vendute 2 milioni di copie in pochi mesi e allora mi sono detta: "dai, ti piacciono i gialli, acquistalo e leggilo".
Io personalmente sono rimasta delusa.
Ho trovato troppo ripetitiva la narrazione e, gli avvenimenti che intervengono nella vita delle tre donne Rachel, Anna e Megan, si assomigliano continuamente in una reiterazione che in certi momenti annoia mortalmente.
Sì le premesse per qualcosa di interessante ci sarebbero e forse l'inesperienza dell'autrice, che mi pare di aver capito è al suo debutto, ha giocato a sfavore. Non scrive male e probabilmente con un po' più di ricerca, attenzione e anche qualche alleggerimento di situazioni così ripetitive, avrà in futuro buone possibilità di fare davvero un buon giallo, ma per ora, a mio parere risulta scadente.
La storia gioca tutta sulla monotonia delle esistenze e sul fatto che, come tanti, facendo tutti i giorni un certo tragitto andata e ritorno su un mezzo pubblico, si perde ad osservare le vite degli altri, nelle loro abitazioni. Appuntamenti fissi che un giorno mutano perché su una veranda vede ciò che non avrebbe dovuto e a quel punto la sua vita, si lega a quella della coppia che ha osservato.
Ma ciò che ha visto è vero? La trama si dipana quindi su questa domanda.

A onor del vero ho letto anche recensioni positive e questa è, ancora una volta, la dimostrazione che ognuno ha un suo personale metro di giudizio, così chiedo a chi di voi l'avesse letto, di farmi sapere che cosa ne pensa.

2 commenti:

  1. leggi " burro e alici " e se ti va fammi sapere cosa ne pensi...grazie

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    1. Rino Rossi. Scusa se rispondo solo ora al tuo messaggio,m ma volevo avere il tempo di leggere il libro che mi hai consigliato. Burro e alici mi ha proiettato di nuovo nella scuola. In quell'ambiente che vivo da anni e che è molto controverso perché a volte, non distingue eccellenze da ragazzi veramente problematici. Il libro mi è piaciuto molto, semplice e ingenuo ma toccante. La bambina esce dagli schemi classici ma è piena di voglia di vivere. Grazie per avermelo suggerito, e pensa ce l'aveva una mia collega! Il mondo è piccolo....

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