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sabato 14 novembre 2015

13 novembre 2015: Parigi.




Oggi qualsiasi parola è di troppo.
L'insensatezza delle azioni alcune volte lascia talmente tanto amaro in bocca da non riuscire a trovare parole adatte a spiegare la delusione che riempie il cuore.
Sì delusione. 
Verso un mondo che sarebbe così bello da godere ma che invece nasconde nelle sue pieghe più segrete la cosa che fin dall'inizio della vita ha caratterizzato l'umanità: uccidere solo per cattiveria.
Solo l'uomo ha progettato questo comportamento. 
Gli animali lo fanno per fame, per difesa, noi no, lo facciamo anche senza un motivo reale.
Ci vantiamo di essere ben lontani dalla scimmia da cui forse siamo originati, ma abbiamo perso tanto da quel momento.
Abbiamo inventato le religioni, tante, che ci raccontano tutte di un aldilà, di un premio o di una punizione. Ma quanto varia il modo di guadagnare quel premio, sta poi alla base dei comportamenti di tutti noi.
Abbiamo fatto nei millenni le cose più riprovevoli in nome, ogni volta, di qualcosa di diverso.
Della chiesa: inquisizione.
Della razza eletta: nazismo.
Sempre gli uni contro altri che avevano un solo difetto, cioè quello di essere dall'altra parte.
Credo che se l'umanità vorrà ancora continuare a portare questo nome e cioè in quell'accezione che significa: complesso di doti e sentimenti solitamente positivi che si ritengono propri dell'uomo e lo distinguono dalle bestie, dovrà decidere un nuovo stile di vita che non comprende più atti di barbarie come quello di ieri.






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