sito internet

sabato 28 maggio 2016

4 libri che bisognerebbe conoscere tutti.



Vi dirò qui quali sono i 4 libri che ogni persona dovrebbe leggere prima o poi nella sua vita.
Lo so, è una cosa un po’ retorica questa, sono in molti che propongono l’improrogabile lettura di 20 o 25 o 50 libri ma io voglio stringere molto questa rosa limitandomi, almeno per ora a quei quattro che davvero, a mio avviso, valgono il nostro tempo e godimento.


Prima di tutti metto:




1984 di George Orwell
Credo che siano molti coloro che l’hanno già apprezzato, oppure di cui hanno sentito parlare.
E’ il “grande fratello” in versione futuristica. E’ un appello alle nostre coscienze affinché si rendano conto dei pericoli che corriamo e di quali conseguenze ci possano essere per la nostra sopravvivenza.
Nell’ultimo post ho parlato di un film distopico, ma anche questo libro fa parte di questa categoria perché ci parla di uno stato di cose futuro, ma molto negativo. E’ stato scritto da Orwell nel 1949 e l’autore in quel momento lancia il suo messaggio contro il totalitarismo, immaginando un governo dittatoriale che toglie di fatto la libertà agli individui controllandoli continuamente, proprio come il “grande fratello” dei programmi televisivi odierni, interferendo di continuo nell’esistenza dei cittadini, impedendone di fatto una vita privata e facendoli sparire, “vaporizzandoli”, una volta catturati e processati.
E’ questa una lettura intensa, che sempre di più risulta attuale nonostante l’origine così lontana.


Di genere completamente diverso come secondo libro consiglio



Siddharta di Hermann Hesse
Amo moltissimo questo scrittore tedesco di cui ho letto moltissimi libri. Quando però ho pensato a lui per questa mia lista di testi importanti non ho avuto dubbi sulla preferenza.
Il libro è del 1922 e la storia è ispirata alla vita del Buddha storico cioè Siddharta Gautama anche se di fatto lui non è il protagonista, bensì un giovane che incarna il Buddha potenziale.
Lessi per la prima volta questo libro al mio primo anno di studi universitari. Lo feci in una calda estate, mentre ero al mare e ricordo ancora oggi l’avidità nella lettura, la curiosità nell’andare avanti per scoprire le vicende legate alla vita del ragazzo.
In quel momento mi legavano a lui le tematiche tipiche dell’epoca come la ricerca di sé, il conflitto con tutto il mondo circostante, la negazione per tutto ciò che era effimero come i beni materiali, la ricerca della pace con lo studio delle filosofie orientali.
Alla fine del suo percorso spirituale e di tante vicissitudini Siddharta capirà che è essenziale identificarsi con l’ordine del mondo che ci circonda e si arriva alla vera saggezza grazie alla nostra più profonda interiorità.


Cambiamo ancora genere e andiamo alla lettura di



La storia di Elsa Morante 
Questo lungo libro, che impegna molto tempo nella sua lettura, è stato scritto in tre anni per essere pubblicato poi nel 1974.
Ebbe immediatamente consensi da parte del pubblico ma non mancarono le polemiche.
La mia lettura risale a diversi anni dopo, e di nuovo fu legata al mio percorso universitario anche se molto marginalmente.
La caratteristica del libro è la minuziosa ricostruzione storica ad inizio di ogni capitolo per ripercorrere tutti gli anni che vanno dal 1900 al 1967.
E’ un libro autobiografico ma è anche un affresco incredibile della nostra storia, che ci fa vivere le sofferenze che la popolazione ha dovuto subire durante la Grande Guerra narrate con uno stile semplice ed essenziale, quasi sguarnito di dialoghi ma ricco di riflessioni.


Ancora una svolta e finiamo  con


Jane Eyre di Charlotte Brontë
Vi chiederete perché dopo tutti questi libri più impegnati scelgo proprio una delle sorelle Brontë. Ero incerta se mettere “Cime tempestose” di Emily ma poi ho optato per questo che in fondo amo di più.
L’autrice fu per l’epoca una donna coraggiosa e forte e queste sue doti lei le riversò sulla protagonista della storia che fu pubblicata nel 1847.
Entrambe sono orfane ma Jane soffrirà per gran parte della sua vita prima di avere un riscatto e un po’ d’amore, proprio nel momento in cui sembra tutto finito e senza speranze.
Forse è proprio per la sua lotta per la vita, il suo non arrendersi mai, il combattere ogni ostacolo da sola senza lagnarsi che mi fa pensare all’importanza di una lettura come questa. Non è un banale libretto per fanciulle, una storiella strappalacrime per adolescenti.
No, questo è un libro pieno di forza che però va cercata, aspettata, capita perché i tempi non sono quelli di oggi veloci e macinanti ma sono quelli del 1800.
Lei, in controcorrente, è una donna indipendente che vive senza una vita di gruppo, non vuole diventare la moglie di qualcuno che non ama e che la prenderebbe solo per avere un aiuto. Jane lotta fino in fondo per appartenere appieno a quel mondo che tanto l’ha rifiutata e alla fine, ci riesce.












Nessun commento:

Posta un commento