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domenica 16 ottobre 2016

Un breve salto a Cremona.




Sono tornata dalla città di Cremona dove sono andata con mio marito per portare in una galleria del centro alcuni quadri per esposizioni che dureranno per un intero anno.
Ho così approfittato per visitare questa piccola ma deliziosa città nella quale non ero mai stata.
Devo confessare che il tempo non mi ha aiutato perché è piovuto molto e lo si vedrà anche dalle foto, ma questo non ci ha scoraggiati ad andare in giro e a comprare quelle buonissime specialità quali i torroni e il “Pan Cremona” una mattonella soffice di cioccolata. Addio dieta purtroppo ma qualche stravizio bisogna pur farlo!


La piazza principale della città raccoglie, come succedeva spesso in passato, tutte le meraviglie e i monumenti più importanti. C’è la bella e imponente Cattedrale con a fianco il “Torrazzo” cioè il campanile in muratura alto ben 112,42 metri, il Battistero e il Palazzo Comunale con la Loggia dei Militi.


La Cattedrale, in parte romanica e in parte gotica ha all’interno un bel ciclo di affreschi che narrano la vita di Gesù, ideato e dipinto in larga parte da Boccaccio Boccaccino.
La facciata è molto bella e ricca con un grande portale romanico entro il protiro gotico e la “Bertazzola” un elegante porticato rinascimentale che unisce la facciata della cattedrale al “Torrazzo”.






Questa torre campanaria è la sovrapposizione di due strutture diverse: la prima quadrata e l’altra formata da due tamburi ottagonali.
Sulla torre è presente un bellissimo orologio astronamico che fu installato nel 1583. Il meccanismo perfettamente funzionante che viene caricato ogni sera a mano oltre all’ora segna il moto degli astri, le fasi lunari e il moto del sole.


Di fronte troviamo il Palazzo Comunale che può essere visitato tutti i giorni gratuitamente.




A fianco della Cattedrale si trova il Battistero a pianta ottagonale che presenta una volta molto grande la cui costruzione ha anticipato di circa due secoli  quella della cupola di santa Maria del fiore della mia Firenze.



Cremona, non bisogna dimenticare, che è famosa anche per la musica e per l’arte liutaria. La città ha dato i natali a musicisti quali Monteverdi e Ponchielli e al violino come strumento che Stradivari farà suo dopo aver abitato in città e che possiamo ammirare nel Museo del Violino.




Altrettanto pregevole e ben curato il Museo Civico, una pinacoteca spaziosa che raccoglie autori minori principalmente del nord d’Italia, strumenti musicali e una parte archeologica.















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