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domenica 4 febbraio 2018

Assassinio sull'Orient Express edizione 2017




Assassinio sull’Orient Express rimane uno dei libri più famosi fra quelli scritti da Agatha Christie.
Dopo la produzione cinematografica del 1974 di Sidney Lumet, con un cast eccezionale e di conseguenza con un prodotto intelligente e dal taglio tradizionale, oggi un attore, Kennet Branagh (nella parte di Poirot), diventa anche autore e ripropone il giallo con un altrettanto cospicuo cast.
Così, in un film dall’organizzazione corale, gli attori (Johnny Depp, Daisy Ridley, Penélope Cruz, Josh Gad, Michelle Pfeiffer, Derek Jacobi, Judi Dench, Willem Defoe) interpretano i vari ruoli cercando di avere un peso di rilievo nonostante la brevità delle loro apparizioni.
L’inizio e la fine del film si discostano dalla versione precedente, così lo sceneggiatore (Michael Green) ci fa conoscere Poirot fin da subito come abile detective e conclude la storia disponendo i personaggi in una sorta di tavolata da “ultima cena” dentro una galleria ferroviaria.
Altra discordanza dal precedente film sono certe scelte operate nell’inquadratura dall’alto del morto o di alcuni sospettati, oppure nella valanga che colpisce il treno ma che ne fa deragliare anche la locomotiva, e in generale su una diversa sensazione di pathos conseguente agli interrogatori.
In alcuni momenti si svela anche un Poirot più fragile, che pensa di non essere all’altezza e dialoga con la foto di una donna, forse amata nel passato.
Il mio giudizio su questa opera è abbastanza positivo. Non era facile combattere una scrittrice famosa e un regista che aveva fatto un piccolo capolavoro; Branagh ci ha provato e ha fatto un prodotto dignitoso e piacevole.

Consiglio? Andate a vederlo e ditemi cosa ne pensate.


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