sito internet

sabato 20 maggio 2017

Adolescenti: quale futuro gli stiamo garantendo?





Non so se vi è mai capitato di rimettere in discussione principi che avevate decretato incorreggibili oppure di aver ridimensionato le idee su alcuni argomenti.
A me è successo tutto insieme.
Improvvisamente come un fulmine a ciel sereno ho chiarito a me stessa cose che fino ad oggi cercavo di mascherare.

I giovani. Gli adolescenti. Gli uomini del futuro.

Il castello di carta mi è crollato per alcuni fatti che ho messo a fuoco, ma da lì mi si è aperto il mondo del dubbio.
L’analisi parte da questa cronica disoccupazione. Vera peraltro, e questo non lo nego certamente. Ma di contro mi sono posta un problema: perché i muratori sono tutti extracomunitari? E gli idraulici? E le badanti? E i gestori di tanti banchi nei mercati? E altro ancora naturalmente….
Vedo molti giovani e sento che si lamentano perché non trovano il lavoro, ma conosco negozianti, gestori di locali, artigiani che non trovano nessuno che abbia il desiderio di rimboccarsi le maniche e lavorare. Quando questi ragazzi si presentano una delle prime cose che chiedono è se devono lavorare per il fine settimana perché no, quello non possono farlo.  La domenica poi non ne parliamo.
Io comprendo bene che è un grosso sacrificio ma come si può rispondere così e poi dire di non trovare niente?
I nostri adolescenti sono molto viziati e questo succede fin da piccolissimi.
I genitori (che sembrano più amici o fratelli) non riescono più ad avere nei loro confronti l’autorevolezza che servirebbe. Con questo non dico che fosse giusto essere severi, come succedeva prima, ma la mancanza totale di regole rende i ragazzi insicuri e pretenziosi.
Non si possono accettare situazioni nelle quale bambini di due/tre anni tengono in scacco tutta la famiglia perché pretendono di comandare e di avere tutto ciò che gli passa per la testa.
Un sano e convinto NO non ha mai fatto del male, anzi è un’abitudine che permette di accettare, anche nel futuro, dinieghi inevitabili.
Non pensiate che io parli tanto per raccontarvi qualcosa.
Di quanto detto ne ho esperienza diretta e una tale impostazione di vita non cambierà più perché le regole si danno fin da subito e se non siamo capaci di farle rispettare difficilmente il risultato sarà migliore quando ci troveremo davanti figli ormai adolescenti, che già attraversano un periodo di incertezze.

Allora la mia domanda, di nuovo, è questa.
Non c’è lavoro ma le discoteche sono piene e purtroppo ciò che ci si smercia costa anche tanto. L’uso di alcool e droga nei giovani è diventato una piaga sociale di cui non sto a fare i numeri ma che colpisce una percentuale alta di ragazzi e che dimostra quanto sia enorme il loro disagio. Per non parlare poi della crescente abitudine all’autolesionismo, al suicidio e all’ingigantirsi degli atteggiamenti da bulli sempre più gravi, che si riscontrano nelle scuole e nelle strade.

I social naturalmente hanno una parte importante in tutto questo decadimento. Si parla più che altro con il telefonino. Ci si nasconde dietro lo schermo di un computer. Si condivide continuamente la nostra vita ma è tutto fittizio, le relazioni sono falsate dal mezzo che usiamo, la realtà di vita è vuota e priva di valori e, appena ci si disconnette, si entra nella FOMO (fear of missing out) o sindrome da esclusione.
Certo non vale per tutti e in modo così estremo, ma il problema sta diventando enorme e ingestibile ed ad aumentare la tensione sono apparsi ormai da tempo forum che incitano apertamente i ragazzi al suicidio, prospettandolo come la miglior scelta di vita!

Pensate per cinque minuti a tutti questi problemi.
Fate un bilancio della società che abbiamo costruito e fate una previsione del futuro se continueremo a non modificare niente.
Io sono piuttosto pessimista, confesso, ma spero in quelle famiglie che prenderanno in considerazione tutti questi messaggi e reagiranno, non con paura ma con determinazione, al fine di ritrovare una strada, che in parte, ci siamo dimenticati di percorrere.
Ditemi qui cosa pensate e come agite voi che siete genitori della generazione che ci seguirà.










2 commenti:

  1. Sono pienamente d'accordo su cosa hai scritto, ( scusami se ti do del tu), è vero hai centrato l'argomento, e sarebbe bella cosa poterlo approfondire. Anche perchè mi pare di capire che tutto nasce dalle Istituzioni che vogliono una generazione che non ragioni sulla politica e sulla società, ma ben si che resti attaccata ad un social, che non ragioni attraverso dei Leader che facciano da guida, e vedo che dalle famiglie, genitori , non hanno mai tempo per seguirli, lasciando loro troppa libertà e poche regole. Forse in questo che ho scritto sembrerò troppo moralista e mi scuso per questo, ma vedi ho scritto sul mio Blog cosa è oggi diventata la scuola e solo tre persone hanno letto, quindi cosa posso pensare di più?
    Comunque coplimenti...per l'articolo...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao. Non sei troppo moralista. Questa società è sempre meno adeguata e purtroppo sempre meno pronta a cogliere i disagi dei giovani. Questi ragazzi senza regole e senza valori avranno un difficile futuro e mi rammarico perché come genitore e come insegnante sono sempre stata attenta e vigile. Ma non basta purtroppo. Anche io stamani ho messo un post in pubblico sulla tematica BLUE WHALE. Terribile e angosciante gioco che porta alla morte di ragazzi che nella vita non trovano uno scopo. Sai quanti lo hanno guardato? Zero persone. E' difficile lottare contro i mulini a vento... Grazie del commento e a presto, mi farà sempre piacere parlarti.

      Elimina