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sabato 13 novembre 2021

NELL'ARTE POSSIAMO RITROVARE NOI STESSI.






Tiziano Terzani sapeva interpretare l'animo umano a tal punto da riconoscerne la sua pochezza se esso è povero. 

Povero di interessi, di sensazioni, di immagini.

L'arte riempie questo gap e ci illumina anche se non ce ne accorgiamo, dandoci l'occasione di ammirare la vita non solo con lo scorrere quotidiano del tempo ma soprattutto riempiendo questo tempo di valori eterni.

Bello ascoltare un brano musicale e percepirne le vibrazioni a tal punto da essere costretti a piangere. Guardare un quadro o una scultura e rimanerne incantati a tal punto da farne parte intimamente, sentirsi uno dei personaggi e gioire o soffrire con lui. Ammirare un castello e immaginarci cortigiani in quel momento storico che ormai non ci appartiene ma ci affascina ancora.

Bisognerebbe sempre essere curiosi come i bambini e porsi domande su domande per arrivare ad una conoscenza meno piatta e legata ad individualismi che niente hanno a che fare proprio con l'Arte, quella con la A maiuscola, quella che ci abbaglia e ci consola.

Andiamo allora nei musei, ora che sono di nuovo godibili. Questo inverno, in Italia, verranno presentate mostre di grande spessore e mi auguro davvero che siano per molti uno stimolo a muoversi e a fruire di questo patrimonio che per fortuna un virus non può annientare.









 

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