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domenica 10 gennaio 2016

Storia della "paella" e ricetta.



In questa settimana di permanenza a Siviglia ho avuto modo di mangiare più volte la “paella”, tipico piatto che si trova nei locali di un po’ tutte le città spagnole.
A Siviglia in tutti i ristoranti campeggiavano piatti di pesce e quindi anche la paella si trovava soprattutto con ingredienti di mare come cozze e gamberoni, decisamente buona per chi, come me, adora quel genere di alimenti.
La storia di questo piatto nasce nel XV - XVI sec. dagli ingredienti recuperati nelle opulente tavole dei signori e riutilizzati dalla servitù. “Paella” in lingua originale significa “padella”, ovvero il basso recipiente di ferro a due manici nel quale viene cucinato, servito e presumibilmente mangiato questo piatto che molte volte mescola carne e pesce e che quindi ricorda ancora di più il fatto che la servitù mescolava tutto ciò che rimaneva dei ricchi pranzi e cene delle famiglie nobili.
La paella non poteva nascere che in Spagna, dove furono i Romani a portare l'olio ed i Mori il riso e lo zafferano e in realtà sarebbe un piatto tipico di Valencia anche se col tempo è divenuto il punto di riferimento della gastronomia spagnola.
La tradizione vuole che la "paella" venga cucinata all'aria aperta e possibilmente con legna d'arancio, che a Valencia è facile trovare. Questa legna, a parte dare alla "paella" un certo aroma, ha la caratteristica di mantenere un fuoco costante e facile da controllare, visto che in molte parti dell'elaborazione del piatto, bisogna regolarne il calore. Quando non è possibile usare la legna il sistema più utilizzato è una serpentina circolare e a gas per distribuire equamente il calore a tutta la "paella".
Bisogna comunque ricordare che è un piatto tipico da consumare a pranzo e non a cena, quindi attenzione ai ristoranti o bar che la propongono anche di sera, perché c’è la possibilità che venga riscaldata quella del giorno.

Molte sono le varianti di questo piatto: di pesce, di carne, mista o di sole verdure ... con riso nero o bianco, ect. Ma ricordiamo che quella originale è la valenciana cucinata con pollo, coniglio e verdure.

Nel 2001 venne elaborata la "paella" che entrò nel record Guinness per le sue dimensioni. La padella utilizzata si fabbricò in acciaio e il suo peso era di 23 tonnellate, il suo diametro di 21 metri e sedici centimetri.  Furono realizzate 1.100.000 razioni, gl'ingredienti utilizzati furono 6.000 kg di riso, 12.000 kg di pollo e coniglio, 5.000 di verdure, 1.100 litri d'olio, 275 kg di sale, 16 kg di peperoncino rosso dolce, un kilo di zafferano e 13.000 litri d'acqua. Dieci le persone incaricate alla cottura e più di 80 collaborarono alla sua realizzazione.



Per chi volesse provare a cucinarla vi scrivo la ricetta, con carne.

Ingredienti

400 g di riso “bomba” (è spagnolo e sarebbe il più adatto ma anche costoso) o arborio italiano
200 g di pollo in parti spellato, disossato e sgrassato
200 g di coniglio in parti
200 g di fagioli bianchi lessati
200 g di taccole o fagiolini lessati
100 g di peperoni rossi tagliati a dadini
150 g di pomodori molto maturi spellati e tritati
1 cucchiaino di peperoncino dolce
2 bustine di zafferano in polvere
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 litro di brodo vegetale caldo
mezzo bicchiere di vino bianco

Procedimento

Rosolate la carne nella “paella” con un filo d’olio, aggiungete tutto il vino e lasciate cuocere a fuoco medio per venti minuti circa. Una volta che tutto il vino sarà evaporato, aggiungete un bicchiere di brodo vegetale caldo, mescolate e fate asciugare.
Unite quindi il peperone e un altro bicchiere di brodo. A questo punto aggiungete le taccole o i fagiolini, i fagioli bianchi, il pomodoro sminuzzato ed il peperoncino.
Fate cuocere per circa 10 minuti, mescolando spesso, soprattutto per amalgamare bene le spezie ed insaporire tutti gli ingredienti in modo omogeneo. Unite il brodo rimasto e tutto il riso.
Mescolate per distribuire bene gli ingredienti nella padella e lasciate poi cuocere a fuoco medio, fino a che il riso avrà assorbito tutto il brodo.
Unite lo zafferano, mescolate e servite caldo.

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