sito internet

giovedì 7 gennaio 2016

Il mio viaggio a Siviglia. Il Metropol Parasol.




























Siviglia è una città ricca di storia ed è molto affascinante non solo per le importanti testimonianze del passato ma anche per l’aria che vi si respira (come un po’ in tutta la Spagna), per i suoi abitanti cordiali e molto vivi e per gli scorci bellissimi che si vedono dalle stradine del centro città.
Ha un grande fiume che l’attraversa, il Guadalquivir, che separa la parte più antica da quella moderna e che si unisce attraverso nuovissimi ponti.
Io sono tornata da pochissimi giorni e lì ho trascorso una settimana a cavallo della fine dell’anno. Il clima non è freddo, neppure d’inverno, mentre so che d’estate è piuttosto caldo quindi per un viaggio credo che sia meglio limitarsi entro la primavera.
Avevo preso un piccolo appartamento in centro e da lì mi sono potuta muovere sempre a piedi e senza grande fatica, distribuendo le visite e programmandole ogni mattina.

Fra le varie attrazioni avevo a cinque minuti da casa, il Metropol Parasol un’incredibile costruzione che campeggia sopra ad una grande piazza di cui vi voglio parlare oggi.
I lavori di costruzione sono terminati nel 2011 e fanno parte di quella modernizzazione della città che ha preso il via con l’Expo del 1992 e che non si è più arrestata.


Questa particolarissima struttura in legno è la più estesa al mondo, e dona ombra alla Plaza de la Encarnacion donando vivibilità ad una zona fra le più vivaci di tutta Siviglia.
L’architetto che l’ha progettata è il tedesco Jurgen Mayer e grazie alla fantasia e alla spregiudicatezza della soluzione creata, ha fornito alla città una delle più famose attrattive per i turisti.




















Nel periodo natalizio, particolarmente sentito dalle famiglie che frequentano le strade e i locali fino a tarda sera, passeggiando e facendo compere, il Parasol si trasforma grazie a luci colorate e manifestazioni per bambini, dimostrando quanto faccia ormai parte della vita dei suoi abitanti.
























































Nessun commento:

Posta un commento