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venerdì 16 marzo 2018

Erri de Luca: Per una donna in prigione.





Lo scrittore-poeta Erri de Luca in questo suo componimento ci racconta che c'è una profonda differenza fra essere donna in prigione, oppure uomo. La donna, dice lo scrittore, vale di più e maggiore quindi sarà lo spreco in ciò che lascia a casa. 
Di lei donna, tutto sentirà la mancanza. 


Per ogni donna in prigione.

Una donna in prigione è spreco maggiore di un uomo in prigione.
Per ogni donna in prigione c’è più mancanza e povertà di fuori.
C’è una madre di meno e figli sparsi tra parenti, affidi.
C’è una cucina spenta, una finestra chiusa, un filo steso, vuoto.
Al banco della frutta, del pane, del sapone,
del caffè, del pesce, dei fiori c’è un’esperta di meno.
Una donna in prigione è una mutilazione di energia.
L’uomo si stanca prima della donna,
l’uomo si stanca prima senza una donna.
La città è spenta senza il ritorna a casa di una donna.
La città è infelice senza l’amore in casa di una donna.
Solo il carcere è in festa: che lusso il doppio concentrato rosso
di donne che buttano via il mestruo e l’esistenza
nell’alveare che non porta miele.
Io sto dalla parte del torto pagato dalla specie umana
per ogni donna in prigione.





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